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GENOVA - Una fiaccolata a Genova per dire stop alla violenza sui sanitari in concomitanza con quella che a Pisa ricorderà la psichiatra Barbara Capovani. L'appuntamento è per questa sera, mercoledì 3 maggi, alle 20 in piazza De Ferarri percorrendo via XX Settembre si arriverà a Brignole.

GENOVA - Una serie di consigli al telefono, proprio come se si parlasse con un'amica, sui corretti stili di vita, sulla prevenzione, sulla lotta alle dipendenze e ai disturbi alimentari. Così è nata la campagna "Pronto? Sono Carla", il nuovo progetto di comunicazione che Regione Liguria, insieme ad Alisa, ha realizzato sui temi della salute che vedranno come protagonista la nota attrice genovese. Dieci videoclip da un minuto nelle quali si diffonde una sempre più corretta informazione legata ai corretti stili di vita, alla prevenzione e ai servizi offerti dal sistema sanitario regionale.

"Pronto? Sono Carla. E poi?" abbiamo chiesto alla splendida attrice che negli anni ha sempre scelto Genova come casa, restando qui a crescere i due figli con Maurizio Crozza. "E poi tanti consigli, tanti piccoli, piccoli suggerimenti di cose che sappiamo già tutti, ma che è sempre bene ribadire. Diciamo che quelle che abbiamo girato sono pillole di buon senso, anche se il buon senso spesso è noiosissimo e abbiamo cercato di renderlo un pochino più più leggero, più fruibile per veicolare argomenti che interessano tutti". I destinatari sono anche i più giovani, sempre più alle prese con dipendenze da alcool e droga, ma anche con i disturbi alimentari. Il monito allora è quello di "rivolgersi sempre ad uno specialista. Non serve consultare Internet, anche se lo facciamo tutti". E per la sua Liguria ha scelto di diventare testimonial di questa serie di video. 

"Vivere in Liguria allunga la vita, anche in base al numero di anziani che abbiamo a Genova. Siamo la città più vecchia d'Italia. Io continuo a vivere qui perché continua ad essere una delle più giovani"

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GENOVA - Stop alle mascherine negli ambulatori medici, resteranno invece nei reparti, ma non nelle zone comuni come per esempio i corridoi, mentre sui tamponi in pronto soccorso si va verso la conferma di quanto deciso dal ministro della salute Orazio Schillaci e cioè saranno fatti solo ai sintomatici.

Il provvedimento ufficiale di Alisa è previsto entro la fine della settimana ma queste, in sintesi, sono le indicazioni emerse da una riunione che si è svolta nella sede di Alisa tra il dipartimento interaziendale regionale delle malattie infettive diretto dal prof. Matteo Bassetti, quello dell'emergenza-urgenza diretto dal dott. Giorgio Ardizzone e dai direttori sanitari. 

Obiettivo dare regole uniformi per tutta la Liguria in seguito all'ordinanza firmata da Schillaci che prevede le mascherine obbligatorie nei pronto soccorso, nelle malattie infettive e in presenza di pazienti fragili e anziani così come nelle Rsa.

Entro venerdì Bassetti e Ardizzone dovranno presentare ad Alisa un documento congiunto ma, da quello che risulta a Primocanale, la decisione sulle mascherine è stata presa: confermato obbligo nei reparti ma non nei luoghi comuni come per esempio i corridoi, mentre verranno tolte dagli ambulatori medici.

Sui tamponi in pronto soccorso non è ancora stata presa una decisione ma sembra si confermi anche per la Liguria quanto scritto dal ministro Schillaci e cioè solo a pazienti con sintomi.

Questo - se confermato - significherebbe per i pronto soccorso un ritorno sostanziale alla normalità che mancava da tre anni, da quando con la pandemia si crearono i due percorsi diversificati di accesso.

Richiesta che l'assessore alla sanità di regione Liguria Angelo Gratarola aveva portato proprio all'attenzione del ministro Schillaci nel loro incontro a febbraio a Sanremo e a marzo a Roma.

Punto a parte se invece rendere obbligatori i tamponi per i pazienti in dimissione dai ospedali prima dell'ingresso in rsa.