Presidenza del consiglio e capogruppo Pd, tre nomi per due posti

È un gioco di incastri quello che sta andando in scena in queste ore nel Partito Democratico, che deve ancora chiudere due partite importanti: da una parte quella della presidenza del consiglio comunale e dall’altra quella del ruolo di capogruppo.

Partiamo dal primo: per la seconda carica di Palazzo Tursi sono in corsa, all’ultima curva, Claudio Villa e Vittoria Canessa Cerchi. Entrambi hanno preso un numero elevato di preferenze e da settimane sono in ballo per un posto di prestigio e ben remunerato. Villa è considerato un veterano dell’aula rossa, Canessa “la gioventù” preparata che avanza, ma che fa parte della minoranza del partito. Sullo sfondo rimane sempre Filippo Bruzzone, re di preferenze nella lista civica Silvia Salis Sindaca ma rimasto fuori da giochi nella formazione della giunta.

La scelta dei dem ha ricaduta, come in un domino, su un’altra partita importante per il Pd, quella che riguarda chi trainerà in consiglio il partito. In questo caso la sfida è tutta al femminile: da un lato sempre Vittoria Canessa, dall’altro Martina Caputo, avvocato e assessore del municipio Valpolcevera. Canessa potrebbe intestarsi un gruppo da 14 consiglieri, legandosi (nonostante faccia parte della corrente minoritaria del partito ndr) alla maggioranza.

A ruota, il suo profilo, non rientrerebbe più nella corsa autunnale al congresso dem. Anche in questo caso a confrontarsi saranno le due principali correnti, quella più riformista che a livello nazionale fa capo a Stefano Bonaccini, e quella progressista che si richiama nelle politiche della segretaria Elly Schlein. Insomma, le prossime ore saranno infuocate per capire come chiudere, nel modo più indolore possibile, un match tutt’altro che semplice, considerando il solco “democratico” nel quale è nato il Pd. Il prossimo incontro è previsto nella serata di domani, lunedì 16 giugno, in avvicinamento a mercoledì 18, quando alle 15 andrà in scena il primo consiglio comunale dell’era Salis. E sotto il cielo democratico di Genova, lato Pd, l’obiettivo è uscire indenni dall’ultima sfida a scacchi.