Porto e trasporti

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Prosegue il viaggio di Primocanale tra le voci favorevoli e contrarie alla nuova possibile tassa sugli imbarchi nel porto di Genova
3 minuti e 32 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani

Prosegue il viaggio di Primocanale per approfondire i diversi aspetti e commenti della tassa sui passeggeri che si imbarcano su crociere e traghetti nel porto di Genova, che potrebbe essere presto introdotta dalla giunta Salis.

Genova, il porto in allarme per la nuova tassa del Comune sui passeggeri

Primocanale ha espresso, attraverso l'editore Maurizio Rossi, il suo punto di vista, alla ricerca di un approfondimento che coinvolge tutte le parti. 

Alta tensione tra Secolo e Salis per la tassa sui crocieristi. Chi ha ragione?

Stazioni Marittime è in allarme. 

Tassa sui crocieristi, Stazioni Marittime avverte: “Rischiamo di perdere traffico”

Il Comune spiega le motivazioni. 

Tassa sui crocieristi, Terrile: "Penso sia giusta, vi spiego cosa è e quando entrerà in vigore"

Pietro Piciocchi spiega perchè non fu introdotta dalla scorsa amministrazione. 

Piciocchi: "Ecco perché fermammo la tassa sui croceristi. Non era applicabile e rischiava contenziosi"

I comitati dei cittadini plaudono l'iniziativa, vista un po' come una sorta di risarcimento per i disagi che i cittadini che abitano di fronte al porto subiscano, ad esempio e soprattutto per il fumo delle navi.  

Tassa sui crocieristi, i residenti di San Teodoro: "Ottima, si investa nella città"

E chiedono nuove centraline per misurare i "veri inquinanti" come dice il comitato Porto aperto. 

Tassa sui crocieristi, il comitato Porto aperto: "Serva per misurare i veri inquinanti"

La Cisl: "Potrebbe essere un grosso boomerang"

Oggi incontriamo Mauro Scognamillo, segretario generale Fit Cisl Liguria.

Io credo che potrebbe essere un grosso boomerang a nostro svantaggio, perché considerando che noi nel nostro porto abbiamo un transito di circa 5 milioni e mezzo di passeggeri, pensare di recuperare questi soldi attraverso quali sistemi ancora non si è ben capito, metterebbe in crisi le aziende che si vedrebbero costrette comunque a tirare fuori delle somme ingenti, e quindi presumibilmente qualche vettore potrebbe pensare di cambiare porto e andare nei porti limitrofi al nostro, dove assolutamente questa tassa non viene riscossa da nessuno.

Ecco, a livello di posti di lavoro pensa che ci possa essere appunto qualche effetto negativo laddove le navi scegliessero altri porti?

Certamente, quando noi parliamo di crescita del porto, dei numeri, che siano container o che siano passeggeri, portano sempre un indotto lavorativo notevole. Se noi pensassimo che le crociere da domani iniziano a scalare meno il nostro porto, avremmo delle conseguenze sicuramente negative verso il porto. Basti pensare a tutte le persone che vengono impiegate quando una nave attracca nel nostro porto, pensi a una che ha 5.000-6.000 persone a bordo, quante persone sono utilizzate per lavorare in quei momenti, è evidente che tutte queste persone in quei frangenti sarebbero fuori e non avrebbero il loro lavoro.

Code di auto che si imbarcano su un traghetto Gli imbarchi al Terminal Traghetti di Genova

Noi abbiamo sentito anche i comitati, sempre nella ricerca di equilibrio tra il porto e la città. I comitati dei cittadini invece vedrebbero di buon occhio una tassa come una sorta di tributo che il porto potrebbe pagare alla città, laddove magari queste tasse potrebbero essere investite in nuove centraline per verificare gli inquinanti che riguardano i fumi delle navi e non solo. Lei come commenta questo altro aspetto, quest'altra parte della realtà di convivenza tra porto e città?

Io rispetto assolutamente tutte quelle che sono le idee e i significati delle associazioni e dei cittadini soprattutto, ma noi non dobbiamo dimenticarci che il porto è il traino della nostra città, sappiamo benissimo che il porto di Genova fa da traino e da tramite per tutto quello che poi è l'indotto che lavora all'interno della città. Senza dubbio quello che lei citava, centraline e quant'altro, credo che possano essere comunque inserite e sono anni che le chiediamo, abbiamo fatto delle lotte per qualche anno per ottenere le centraline meteo all'interno del porto e ci siamo riusciti dopo veramente tanto tempo, quindi pensare oggi di utilizzare questa tassa per andare a coprire delle lacune che qualcuno oggi può anche ostentare ci sembra assolutamente fuori luogo. Ogni persona è libera di pensare ovviamente nel lecito tutto quello che è importante per la città, ma pensare di dare un colpo al mare e al porto così negativo, io credo che sia veramente un boomerang e potremmo anche trovarci poi a fare delle grosse discussioni su quelli che sono i posti di lavoro che andremo a perdere".

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