GENOVA - "Se mi parla di ritardi, al massimo qualche settimana, stiamo sostanzialmente rispettando il cronoprogramma. Il 22 settembre avverrà la posa del quinto cassone". Così a Primocanale Luciano Grasso, che fa parte della struttura commissariale per le opere straordinarie del porto di Genova, fa il punto sui lavori dell'opera che "è tra le dieci più importanti in Italia e nel Mediterraneo. Abbiamo già posato 1 milione e 900 mila tonnellata di ghiaia sul fondale che saranno il basamento su cui poggiano i 75 cassoni.
Che la nuova diga stia prendendo forma lo mostrano chiaramente anche le telecamere di PortView che mostrano ogni giorno il porto di Genova in diretta 24 ore su 24.
Sullo stop della Regione al riempimento dei cassoni con materiali di risulta degli scavi del tunnel subportuale o del ribaltamento a mare di Fincantieri, spiega: "Nessuno stop, gli interlocutori sono Regione Liguria, Città metropolitana e Ministero e le posso dire che recentemente il Ministero ci ha chiesto una attenta analisi della caratterizzazione dei materiali quindi vaglieremo attentamente i materiali in nome anche dell'economia circolare e dovrà avere tutti gli ok di competenza. Genova diventa un esempio virtuoso di riuso dei materiali. C'è semplicemente una dialettica perchè ci sono diverse competenze.
Grasso insiste molto sul tasto del rispetto dell'ambiente marino, della flora e della fauna e della qualità dell'aria. L'esperienza di Ponte Morandi ha insegnato molto.
Bucci resta commissario alla diga nonostante la candidatura a presidente della Regione? "Direi propri di sì, con lui stiamo lavorando benissimo e credo non ci sia alcun problema a mantenere questa sua funzione".
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