
GENOVA - "L'obiettivo è chiudere entro l'anno" così il vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Genova Pietro Piciocchi sulla possibilità che il Comune possa acquisire il 15% delle azioni dell'Aeroporto Cristoforo Colombo annunciata nei mesi passati. A Tursi la questione è tornata al centro del consiglio comunale attraverso le interrogazioni a risposta immediata del dem Patrone e Alfonso.
"Il Comune vuole un coinvolgimento diretto sull'Aeroporto. Il tutto dipende dalla ricapitalizzazione, nessun ente che oggi detiene azioni può cedere senza un piano strutturale - spiega ancora Piciocchi -. L'equilibrio di bilancio è presupposto essenziale. Noi andiamo convintamente avanti. Il prezzo ancora non è dato sapersi". Il vicesindaco ha spiegato che il prezzo sarà valutato comunque da un soggetto terzo e dipenderà dal bilancio dell'aeroporto che ha chiuso il consuntivo del 2023 con un passivo di 3,5 milioni di euro.
L'opposizione ha chiesto che il tema venga portato in commissione a Tursi anche tenendo conto che il prossimo 28 giugno è previsto un nuovo cda dell'Aeroporto di Genova.
L'assessore Piciocchi ha aggiunto: "La situazione attuale (dell'aeroporto ndr) non è soddisfacente, noi vogliamo fare la nostra parte e metterci la faccia. I voli cargo hanno un'enorme potenzialità, di recente sono stato a Hong Kong con l'obiettivo di portare un volo cargo, siamo molto vicini a questo obiettivo. Ci sono delle praterie per rilanciare il nostro aeroporto anche perché sotto l'aspetto cargo Malpensa e Roma sono saturi" precisa il vice sindaco.
Risposte che non hanno soddisfatto i consiglieri Patrone e Alfonso che vedono "confusione" nelle risposte date dal Comune di Genova.
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