GENOVA - Finito l’allestimento a Genova, nel porto di Prà, la nave Tronds, cioè il cantiere galleggiante per la costruzione del cassoni più grandi della nuova diga di Genova, è ricomparsa, molto visibile, nel porto del capoluogo, al terminal Crociere, dove “riposerà” in attesa dell’approdo a Vado Ligure, dove già si trova il cantiere “Dario” che sta costruendo i cassoni più piccoli dell’opera.
Il trasferimento a Vado è previsto fra un paio di settimane, quando dovrebbe anche iniziare la costruzione dei cassoni grandi, in parallelo al cantiere “Dario” che continua ad operare. Sono circa 100 i cassoni da costruire.
Intanto, nonostante l’inchiesta che sta sconvolgendo la Liguria, con l’arresto tra gli altri dell’ex presidente del porto Paolo Emilio Signorini, i domiciliari per il presidente della Regione e l’imprenditore Aldo Spinelli e l’indagine aperta anche a carico di Paolo Piacenza, attuale commissario del porto di Genova-Savona, resta confermata la cerimonia di affondo del primo cassone della diga, il 24 maggio “salvo mare mosso” (al riparo dalle metafore, in questo caso) aveva confermato qualche giorno fa a Primocanale lo stesso sindaco di Genova, e commissario della diga Marco Bucci, spiegando che tutto va avanti regolarmente e nei tempi previsti.
IL COMMENTO
Dalle morti sul lavoro alle pensioni, non basta la Liguria virtuosa a metà
I programmi della Liguria? Quelli di cinquant’anni fa