GENOVA - Un'analisi della crisi del canale di Suez, con gli attacchi terroristici che stanno modificando le rotte delle navi: è il primo tema che affrontiamo con il commendatore Aldo Spinelli, presidente del gruppo Spinelli, nell'intervista di fine anno: "Credo che dobbiamo guardare soprattutto alla Liguria, perché la Liguria è il porto naturale passando da Suez. Quasi tutte le navi devono passare dal Mediterraneo, quindi è chiaro che questa situazione potrà sicuramente avere ripercussioni, ma credo modeste. Gli Stati interessati credo che reagiranno, avendo una forza militare tale da salvaguardare il passaggio della nostra flotta nel Canale di Suez. L'Europa deve difendere gli armatori.
CRISI DEI TRAFFICI: "IL MONDO DELLO SHIPPING E' CICLICO"
Il nostro gruppo è andato molto bene perché non abbiamo traffici con la Cina. Diciamo che soffre di più chi ha più traffici con la Cina. Ma il mondo dello shipping è ciclico, ci sono sempre stati momenti di ascesa e discesa, ora siamo in una discesa, ma lieve, che non va a toccare gli equilibri delle grandi aziende. C'è una piccola flessione che si può superare tranquillamente nel 2024. Io credo che se la Cina si riprenderà, il traffico mondiale ritornerà normale.
Bisogna vedere se la Cina nel 2024 riprenderà...
Ci sono mercati che stanno fronteggiando anche la Cina. Perché l'India e alcuni Paesi dell'Est hanno una manodopera che equivale a quella della Cina. Sicuramente la Libia è un mercato per noi fondamentale.
CRISI DELLA MANODOPERA: "NON SI TROVANO ITALIANI"
L'Italia non trova manodopera locale. Dobbiamo importare manodopera, manovalanza, come autisti, carpentieri, manovali, che non troviamo in Italia. L'importazione di stranieri è una ricchezza, perché se no molte fabbriche, specialmente nell'edilizia, sarebbero ferme. Faccio un esempio: noi di italiani abbiamo solo ingegneri, geometri e architetti, ma manodopera vera non ne troviamo.
Siamo nel periodo di Natale, nella letterina di Babbo Natale?
Scongiurare queste guerre, che hanno ripercussioni in tutto il mondo. Ci sono migliaia di morti, prima di tutto, e la produzione si è fermata in quei paesi. Tutte le materie prime le paghiamo tre volte tanto, quindi questo è il segnale brutto, dobbiamo scongiurare la guerra.
LETTERINA DI NATALE?: "CHE LA DIGA SIA COMPLETATA NEL 2026"
Per quanto riguarda il porto di Genova, è importante che la diga nel 2026 sia finita, come promesso dalle Autorità e dal Governo, perché sarebbe un segnale forte per la ripresa, non solo del porto di Genova, ma anche di Savona e della Spezia.
Peraltro dovrebbero poi delinearsi anche i riempimenti che si attendono
Sono già stati stanziati e programmati ma è fondamentale, torno a dire, trovare manodopera.
CAOS AUTOSTRADE: "LA TORTURA CHE ABBIAMO SUBITO IN QUESTI ANNI"
In questi anni le autostrade sono state forse la tortura più più brutta che abbiamo avuto. Però ora mi pare che si stiano organizzando, i cantieri cominciano a delinearsi e ad essere sempre meno. Ci auguriamo che tutte le penalizzazioni che l'autotrasporto ha subito non le subisca ancora. Credo che nel 2026 tutto sarà risolto, avremo ancora un paio d'anni di sofferenza.
TERZO VALICO: "DOBBIAMO RIPORTARE 150MILA RESIDENTI A GENOVA"
Parlando di opere, come il Terzo valico, dico che Genova deve riportare a vivere qui 150.000 persone che oggi lavorano in Piemonte, Lombardia e da altre parti. E soprattutto auguriamoci che aumenti il lavoro anche per i portuali perchè in questo momento stanno soffrendo. Spero che tornino ad essere veramente il cuore, il polmone dei terminalisti del porto di Genova".
IL COMMENTO
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