Porto e trasporti

Siamo andati a vedere il cantiere aperto nel “dentino” del sesto modulo. Attesa per la riunione del municipio di venerdì
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GENOVA - Un cancello delimita l’accesso all’area di 2500 metri quadrati nel cosiddetto “dentino” del sesto modulo del porto di Pra' a Genova. Questa area è stata revocata dall’Autorità di sistema portuale, circa tre mesi fa, al Nuovo Borgo Terminal, titolare della concessione di 42mila metri quadrati, fino al 2032, dove svolge attività di stoccaggio, riparazione e trasporto di container, a un ritmo di circa 500 al giorno.

In quest’area, fino a poco tempo fa, si diceva che sarebbe nata parte dei cassoni della nuova diga di Genova (sono 97 in tutto), scatenando una lotta forte tra il quartiere, il Comune è il Porto, ma in base alle ultime è più recenti dichiarazioni sul tema, quelle rilasciate venerdì scorso a Vado dal vice ministro dei Trasporti Edoardo Rixi (LEGGI QUI) tutti i cassoni dovrebbero essere costruiti a Vado, con il benestare del sindaco, in cambio di compensazioni per il territorio (LEGGI QUI).

Ma i residenti di Pra' non si fidano e attendono con ansia una parola fine all’ipotesi cassoni a Pra': "Neanche i più piccoli vogliamo che vengano costruiti qui, se no per noi non cambia nulla" commenta Roberto Di Somma, uno dei capi rivolta. L’attesa è per venerdì quando alle 18 in Municipio ci sarà una accesa riunione con il sottosegretario Rixi, il sindaco Bucci, il presidente del porto Signorini.

Intanto nell’area del “dentino” di Pra' è comparso un portone, alcuni mezzi per carotaggi del fondali, container forse destinati ad ospitare gli operai. Nulla di evidente si sta però muovendo. Nel cartello di cantiere si fa riferimento a opere relative alla costruzione della diga, appunto. Non meglio specificate. Durata del cantiere: 1500 giorni.

Nuovo Borgo Terminal intanto perfeziona il progetto che prevede, proprio nella parte a mare del “dentino” un riempimento di 15mila
metri quadri da destinare per metà alla nuova passeggiata di collegamento con la passeggiata delle dune, e per l’altra metà a spazi operativi. Ma dovrà fare i conti prima con ciò che verrà fatto nelle aree precedentemente destinate ai cassoni e ora chissà.