Porto e trasporti

E' il risultato di uno studio che ha coinvolto Liguria, Toscana, Sardegna e Corsica
1 minuto e 12 secondi di lettura

L'elettrificazione delle banchine portuali o l'impiego del gas naturale liquefatto come carburante potrebbero portare a una riduzione degli inquinanti in area portuale attorno al 60% per il biossido di azoto con un abbattimento sensibile del particolato, del 70% nel caso del Gnl e del 40% con il cold ironing: sono alcuni dei risultati di uno studio di Arpal che nell'ambito del progetto transfrontaliero Aer Nostrum che ha coinvolto Liguria, Toscana, Sardegna e Corsica ha simulato gli effetti degli interventi di riduzione dell'inquinamento su 12 banchine dedicate alle navi da crociera e ai traghetti più il terminal Sech per navi portacontainer.

"Abbiamo provato a fare alcune simulazioni per capire come cambierà la qualità dell'aria per esempio elettrificando le banchine - ha spiegato Rosella Bertolotto direttore scientifico Arpal - e su certi inquinanti, come il biossido di azoto, abbiamo notato che l'impatto sarà molto interessante. Bisognerà tenere conto anche del fatto che le normative imporranno l'uso di carburanti diversi, e quindi ci saranno altre variabili che influiranno, ma sicuramente si va verso una migliore qualità dell'aria per quanto riguarda questo inquinante. E anche per le polveri sottili ci sarà una forte diminuzione nell'area portuale". Ci sarebbe insomma un grande beneficio su tutta la città con una riduzione del 20% della concentrazione del biossido di azoto che rappresenta una fonte di inquinamento rilevante. "Si tratta ovviamente di simulazioni - conclude Bertolotto - e dovremo tenere conto anche di altre variabili che influiranno ma sicuramente si va verso una migliore qualità dell'aria".