
GENOVA - Previsioni rosee nel 2023 per il settore delle crociere e dei traghetti a Genova e la constatazione di un cambio di equilibri tra home port e transiti di navi da crociera, a favore dei secondi che, se da un lato fanno perdere guadagni a Stazioni marittime, arricchiscono la città, visto che i passeggeri hanno possibilità di visitarla. E' la sintesi di fine anno fatta dal presidente di Stazioni marittime Edoardo Monzani.
"Stiamo chiudendo un anno direi complessivamente buono, i traghetti hanno retto e sono praticamente gli stessi numeri dell’anno scorso, cioè 2 milioni di passeggeri, e le previsioni di quest’anno sono comunque stabili nel senso che per i traghetti non abbiamo grandi preoccupazioni, a parte il problema solito della carenza di spazi, che non sto a ripetere. Quindi siamo tranquilli. Sul lato delle crociere stiamo recuperando, io credo che nel 2023 noi avremo gli stessi dati pre Covid quindi potremmo arrivare a 1.300.000 passeggeri. Un po’ di preoccupazione come azienda c’è e deriva dal fatto che si è invertita la percentuale tra home port e transiti, nel senso che guadagneremo un po’ meno, però dal punto di vista della città il fatto di avere il 60% di transiti ha una grande ricaduta, perché portano ricchezza".
Carnival ha bloccato gli ordini di nuove navi, questo vi preoccupa?
"Questo è il riflesso del Covid, lo hanno detto chiaramente, devono ripagare i debiti enormi che hanno contratto durante il periodo Covid e quindi non possono permettersi di ordinare navi, credo che per qualche anno staranno tranquilli e cercheranno di mettere in sesto le finanze e una volta fatto questo riordineranno nuove navi. Certo è che Carnival ha perso, rispetto a prima, 23 navi operative tra vendite cessioni e quant’altro.
Questa situazione potrebbe avere ripercussioni su Genova?
Credo di no, avrà ripercussioni forse nel Mediterraneo".
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