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GENOVA - Il Comitato di Gestione, del porto di Genova ha rinnovato la procedura di affidamento del servizio di manovra ferroviaria nel porto di Genova dopo che la precedente era risultata deserta.  

L'Autorità di sistema portuale ha deciso di rivedere alcuni elementi rispetto all’impianto di gara, a tutela dello sviluppo di uno scenario di stabilità dell’offerta del servizio di interesse generale a supporto del periodo di intensa trasformazione infrastrutturale del porto, nel rispetto delle clausole sociali e a garanzia dei livelli occupazionali. 

Il servizio di manovra ferroviaria portuale costituisce un fattore logistico che accompagna le strategie di sviluppo dell’Ente sul fronte dell’ultimo miglio ferroviario e più in generale per l’incremento della chiave intermodale lungo le maggiori direttrici che collegano il porto all’hinterland. 

 

GENOVA - Siamo giunti alla sesta puntata della nostra inchiesta sul rapporto tra porto di Genova e città (GUARDA QUI TUTTE LE PUNTATE), tema sempre seguito con attenzione da Primocanale e lanciato qualche anno fa dal nostro editore Maurizio Rossi, poi confermato nella sua importanza di recente dalla presidente della commissione europea in visita a Genova (LEGGI QUI). Oggi andiamo di nuovo dall'altra parte delle "barricate", cioè in porto. Dopo aver ascoltato dall'ingegner Gian Giorgio Parodi, esperto di inquinamento industriale, le fonti maggiori di inquinamento (LEGGI QUI) e dopo una prima replica di Alberto Amico dei cantieri Amico & Co. (LEGGI QUI) in merito alla zona della Riparazioni navali, oggi è la volta di Edoardo Monzani, presidente di Stazioni marittime di Genova.

"Il rapporto tra porto e città per l'inquinamento è sempre stato abbastanza conflittuale e le denunce dei cittadini contro i fumi delle navi, negli anni, si contano a decine. Autorità portuale sta investendo molto ed entro fine anno partirà l'elettrificazione delle banchine, i lavori dovrebbero durare circa un anno. Si tratta di opere molto complesse soprattutto per quanto riguarda la realizzazione delle sottostazioni che devono ricevere l'energia perchè le navi da crociera consumano tantissimo, da 13 a 15 megaWatt".

Inoltre nei prossimi anni il problema verrà risolto grazie ai nuovi combustibili più puliti: gnl (gas naturale liquefatto), idrogeno, ammoniaca e addirittura si parla di energia atomica, una vera rivoluzione. Quindi credo che da qui a poco il problema sarà risolto".

 

 

 

 

 

GENOVA - In questa quinta puntata della nostra inchiesta sul rapporto tra porto e città a Genova (GUARDA QUI TUTTE LE PUNTATE) sentiamo l'altra parte, anzi una delle altre parti chiamate in causa proprio nella nostra inchiesta dall'ingegnere chimico Gian Giorgio Parodi (LEGGI QUI) che ha elencato le fonti di inquinamento del porto per i cittadini, tra cui le riparazioni navali. Incontriamo Alberto Amico, presidente dei cantieri Amico & Co. che ha appena inaugurato un nuovo impianto di pannelli fotovoltaici (LEGGI QUI)

"Siamo pronti ad attaccare alla rete elettrica il nuovo impianto di pannelli fotovoltaici con 1 megaWatt di picco e siamo ansiosi di partire con la produzione. E' un passo molto importante verso la fabbrica pulita. Vedete il bacino coperto che insieme alle altre coperture consente una riduzione e un controllo delle emissioni, ma anche un risparmio di plastica che altrimenti dovremmo usare per coprire le singole barche. Entro fine giugno pubblicheremo il nostro report di sostenibilità proprio per raccontare questo processi e non solo".

A proposito di sostenibilità, nella nostra inchiesta Porto-città, emerge proprio la necessità di inquinare sempre meno, vista la vicinanza alle case...

"Siamo l'attività portuale più integrata con la città, sia per sostenibilità che per numeri economici: per 100 euro di attività svolte abbiamo un moltiplicatore di 2.6 di attività economiche spese in città e  il valore economico distribuito sul territorio per queste attività varia tra l'85 e il 90 per cento e questo dimostra sinergie e simbiosi con la città. Il nostro settore conta oltre 2000 addetti diretti a Genova e una filiera di altrettanti fornitori con sessata aziende specializzate, numeri in crescita con consumo di territorio basso, ma traffici alti. Siamo ormai sempre più scelti dai nostri clienti, grazie alla nostra professionalità e capacità, anche se attendiamo che si risolva la questione dei marittimi extra Ue" (LEGGI QUI).

 

 

Sembrava tutto fatto. Alfonso Lavarello nuovo presidente, Andrea Mentasti, manager varesino con un’esperienza al vertice dell’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, nuovo amministratore delegato. Invece per conoscere i nomi dei vertici dell'aeroporto di Genova bisognerà attendere ancora un pò.

Giovedì 22 giugno si riunirà l'assemblea degli azionisti (60% Autorità portuale Mar Ligure occidentale, 25% Camera di Commercio Genova, 15% Aeroporti di Roma) che dovrà approvare il bilancio 2022 e nominare il nuovo board. Ma quegli accordi che sembravano cosa fatta, negli ultimi giorni sono venuti meno. Manca l'accordo su Mentasti e a questo punto qualcuno sussurra che potrebbe mancare anche quello su Lavarello anche se questa pare un'ipotesi assai remota.

Lavarello, classe 1948, uno dei personaggi più influenti nel mondo delle crociere e innamorato della sua città, è riuscito a spingere Authority portuale e la politica a convergere sul suo nome. Lui è pronto, aspetta solo la nomina.

Intanto è stato prorogato l'incarico al direttore generale Piero Righi che era ad un passo dalla pensione e che invece gestirà lo scalo genovese anche nei prossimi mesi.

ROMA - Sono due le analisi che affrontate dal mondo dell'armamento italiano all'Annual Meeting di Assarmatori nella splendida cornice del Parco dei Principi di Roma.

A raccontarlo a Primocanale è Stefano Messina, presidente di Assarmatori: "L'obbiettivo principale è fare una sintesi di un anno di lavoro che non è soltanto quello che abbiamo fatto nel 2022. Tutti noi dobbiamo guardare avanti, ma partendo da quello che avevamo detto l'anno scorso, sempre qui a Roma.

Le due analisi dell'incontro annuale saranno sui punti focali e sulle sfide che aspettano l'armamento italiano e ligure nel 2024: "Facciamo una esposizione di quello che è accaduto rispetto a quello che ci aspettavamo: l'inflazione non dipende dal costo del trasporto che è tornato normalissimo, a livello pre pandemico, ma che ormai è evidente che dipende prevalentemente dalla guerra".

Domani a Roma l'Annual Meeting di Assarmatori - LEGGI QUI

La seconda analisi riguarda gli investimenti legati alla sfida della transizione ecologica: "È un ambito in cui siamo molto preoccupati principalmente per le normative europee che stanno entrando in vigore e che andranno a penalizzare fortemente gli operatori italiani, questo se il nostro Governo non farà un'azione efficace. I francesi e i tedeschi ci stanno 'fregando', passatemi il termine, perchè non sono paesi come l'Italia. Il governo dovrà essere presente perchè, altrimenti, il costo dei trasporti passeggero e quello alle isole maggiori e minori aumenterà, e di molto".

Al confronto partecipanoo il ministro del Turismo Daniela Santanché, il ministro delle Politiche del mare Nello Musumeci, il ministro per gli Affari europei e responsabile del Pnrr Raffaele Fitto, l'amministratore delegato di Fincantieri Pierroberto Folgiero e il Ceo di Msc Crociere Pierfrancesco Vago. Come tradizione, l’intervento conclusivo è riservato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, Ministro di riferimento per la categoria armatoriale.

Primocanale seguirà i lavori con collegamenti in diretta e con uno speciale che sarà disponibile on demand.