Il sindaco Marco Bucci, che corre per la rielezione appoggiato dal centrodestra, in un'intervista al nostro direttore Matteo Cantile guarda al voto del 12 giugno, fa un bilancio della sua esperienza e guarda al futuro.
VOTO - "Rielezione al primo turno? Sono convinto che i genovesi ci daranno fiducia, abbiamo lavorato bene in questi cinque anni, siamo persone del fare, vogliamo fare di Genova una grande città internazionale dove tutti possano realizzare i loro obiettivi".
CONSENSO - "Il consenso non viene automaticamente ma dopo i fatti, se arrivano i fatti poi arriva il consenso, io non vado a cercare il consenso, ma faccio i fatti, quel che è successo lo dimostra".
EVOLUZIONE - "Una mia evoluzione personale? Non troppo, sono sempre abbastanza abrasivo ma fa parte del carattere, conta però solo che le cose vengano fatte, io sono disponibile per i cittadini dalle sette del mattino fino a tarda sera, le cose che si possono fare io le farò".
AVVERSARI - "Gli altri candidati? Sono deluso dalla campagna elettorale, sono state dette tante cose non vere e alle cose non vere è meglio non rispondere, mi è dispiaciuto però sentire tante cose non vere e non bisognerebbe mai dirle: in America chi perde la credibilità è finito, non bisogna mai dirle. Io ho sempre parlato con i numeri, scritti da chi se ne intende, i cittadini vadano a vedere i dati e si facciano un'opinione".
DECISIONISTA - "Io decido senza ascoltare nessuno? Non è vero, può sembrare ma ascoltiamo sempre tutti, poi certo sono io quello che prende decisioni, ascoltare tutti non vuol dire fare quello che dicono tutti, abbiamo il dovere di ascoltare tutti e il dovere di decidere, inoltre chi è in grado di decidere quando si accorge di aver sbagliato può correggersi, chi non decide mai non sarà mai in grado di correggersi, in vent'anni i miei predecessori non hanno preso decisioni su infrastrutture e su altri temi. Un esempio: sul riassetto dell'area costiera Expo'-Foce erano stati presentati 75 progetti ma al bando non ne hanno scelto uno, io appena eletto sindaco dopo due mesi ho parlato con Piano e dopo due mesi avevamo il progetto".
MOBILITA' - "La metropolitana è più veloce del tram, paragonarli vuol dire non aver capito nulla della mobilità, il tram a Genova non si può fare e quindi faremo bus elettrici. Sono due mezzi radicalmente diversi per portata e ritmo delle fermate, paragonarli vuol dire strumentalizzare"
DEPOSITI CHIMICI - "A Ponte Somalia? Premesso che devono andare in porto e che dopo 37 anni non era stata ancora presa una decisione, noi abbiamo deciso che Ponte Somalia sia il posto migliore. Se mi vengono a dire che c'è un posto migliore, lo verifico con l'autorità portuale. Qualcuno ha detto che avrebbe deciso lui ma a pochi giorni dal voto non è arrivata alcuna proposta concreta. Qualcuno aveva detto che potevano andare sulla diga ma siccome ai depositi ci deve arrivare il treno, questo spiega la differenza tra i signori del no a tutto e chi vuole fare".
RICANDIDATURA - "Nel 2016 avevo chiuso la mia vita professionale, venduto le azioni della società dove lavoravo. Era il momento giusto per fare qualcosa per la mia città, io credo che chi abbia fatto una certa carriera decida di fare qualcosa per la sua comunità come servizio. Chi comanda sono i cittadini e io assecondo loro, non me stesso. non posso accontentare tutti ma cerco di accontentare molte volte la maggior parte dei cittadini, altre volte chi ha una visione del futuro".
BILANCIO E PROGRAMMI - "Sono soddisfatto di quel che ho fatto, nel secondo mandato voglio dare priorità a due cose: lo snellimento della burocrazia e la manutenzione della città, raddoppieremo le risorse e investiremo 1 miliardo per migliorare la città e questo miliardo resterà in loco, a beneficio delle aziende cittadine e quindi dell'occupazione".
IL COMMENTO
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