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di r.c.

Il Consiglio delle Autonomie Locali della Liguria si è riunito oggi e ha approvato con 15 voti favorevoli e 12 contrari la riforma del sistema sanitario regionale. Questa decisione segna un passo cruciale verso un assetto più moderno e vicino ai cittadini, rispondendo alle sfide di una popolazione anziana e con alta incidenza di cronicità.

La riforma introduce l'Azienda Unica ATSL (Azienda Tutela Salute Ligure), che sostituirà le attuali 5 ASL, organizzata in 5 aree territoriali: imperiese, savonese, genovese, tigullio e spezzino. Nascerà anche "Liguria Salute" per coordinamento strategico amministrativo, tecnico e logistico, generando economie di scala da destinare all'assistenza, mentre una nuova Azienda Ospedaliera Metropolitana di Genova integrerà San Martino, Galliera e Villa Scassi per ottimizzare chirurgia, sale operatorie e ridurre liste d'attesa

“Accolgo con favore la decisione dei sindaci - spiega il presidente della Regione Marco Bucci -. In questi giorni abbiamo incontrato molti rappresentanti del territorio ligure in un confronto sempre positivo dal quale è emerso l'apprezzamento per l'obiettivo della riforma al di là delle possibili diverse visioni politiche. Solo chi non ha seguito questo importante momento di condivisione poteva nutrire dubbi, o più probabilmente auspicare contrarietà. Ancor più dopo quasi otto anni alla guida di un Comune, ho dal primo momento accolto la richiesta di Anci di individuare strumenti per riconoscere ai sindaci un ruolo strategico all'interno della riforma della Sanità. È un impegno che ho preso con favore, che verrà formalizzato in un emendamento di maggioranza, e che credo sia stato apprezzato. Siamo pronti a collaborare con chi meglio di chiunque altro conosce e interpreta le esigenze dei cittadini, essendo tra l'altro il primo responsabile della salute in ogni Comune”.

Nel corso della seduta sono state illustrate anche proposte di maxi-emendamento finalizzate ad affinare ulteriormente il testo del provvedimento. Le integrazioni avanzate intervengono su vari aspetti della legge regionale, tra cui il rafforzamento del ruolo dei Comuni nella governance socio-sanitaria, la definizione più puntuale delle funzioni e delle modalità operative della Conferenza dei Sindaci, l’introduzione di strumenti di controllo e verifica più efficaci sul budget territoriale, la promozione della co-programmazione con il Terzo Settore in coerenza con le normative nazionali oltre a una forte integrazione sociosanitaria con un ampio ruolo dei Comuni nella gestione della definizione di un Unico Piano Sociale Integrato.
Le modifiche proposte intendono garantire una maggiore chiarezza nelle responsabilità, un miglior coordinamento istituzionale e una più efficiente integrazione tra servizi sanitari, sociali e socio-sanitari, con l’obiettivo di rendere il sistema più trasparente e vicino alle esigenze delle comunità locali.

“Il via libera del CAL conferma la solidità del percorso che abbiamo intrapreso – ha aggiunto   l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò  –. Ringrazio i sindaci liguri che hanno condiviso con noi un lavoro sinergico e estremamente importante per il territorio. La riforma nasce con l’obiettivo di rendere il sistema sanitario ligure più moderno, più vicino ai cittadini e maggiormente capace di rispondere alle necessità dei territori. Il parere favorevole ricevuto oggi consente di proseguire con determinazione verso un modello di servizi più efficiente e sostenibile”.

“È stata una seduta fondamentale - afferma il Presidente del CAL Pierangelo Olivieri - che restituisce il senso profondo di questa istituzione: il CAL è un organismo fondamentale, molto più di quanto talvolta si percepisca. Oggi lo abbiamo dimostrato chiudendo un lavoro intenso, grazie all'impegno senza tregua delle commissioni e della struttura di Anci Liguria. Il documento scaturito, il maxi emendamento, che ha ottenuto parere favorevole, è stato riconosciuto dalla stessa Regione come un netto miglioramento del testo originario. Questo è il vero significato della partecipazione dei territori: incidere sulle scelte. L’impegno dell'Assessore a blindare il testo per il Consiglio regionale conferma la bontà del lavoro svolto”.

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