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Lunedì assemblea davanti allo stabilimento di Cornigliano: probabili nuovi cortei e manifestazioni in città
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di Giorgia Fabiocchi, Andrea Popolano

"Riprendiamo la nostra lotta". I sindacati annunciano nuova battaglia. L'incontro al ministero del Made in Italy a Roma tra i sindacati, gli enti locali e il ministro Adolfo Urso non è andato come si sperava. Secondo i piani del governo a Genova resta la produzione della latta (banda stagnata) ma vede un taglio della produzione dello zincato di 200 mila tonnellate all'anno con 585 lavoratori impiegati e circa 70 che verrebbero destinati alla formazione. Al termine del vertice i sindacati spiegano che lunedì verrà fatta una nuova assemblea davanti allo stabilimento e poi si deciderà cosa fare. Probabile che si riparta da dove ci si è fermati la settimana scorsa.

"Così andiamo verso la chiusura della siderurgia e non possiamo permettercelo - spiega a Primocanale Armando Palombo, rsu Fiom Cgil. Se da questo incontro a Roma lavoratori e sindacati speravano in buone notizia tutto è sfumato, anzi. "Per Genova la situazione è addirittura peggiorata" precisa Palombo -. Noi chiediamo che arrivino i rotoli da lavorare per gli impianti del Nord". Palombo lo dice in maniera chiara: "Accanto allo stabilimento di Cornigliano ci sono i lavori nei cantieri di Sestri e da altre parti e noi non gli forniamo nemmeno un filo di lamiera, questo spiega al meglio la situazione".

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