Angelo Gregucci, allenatore della Sampdoria"Una partita che siamo andati vicini a perdere, e poi siamo stati vicini alla vittoria. Nel primo tempo abbiamo sbagliato, nel secondo abbiamo cambiato qualcosa. La reazione era necessaria. Non puoi morire sportivamente senza reagire. Aggiungo poi in casa tua. E questo stadio, questo popolo ti sa portare dentro la porta. E' stata una reazione di cuore, dobbiamo ripartire dal secondo tempo. Devo dire che gli ultimi minuti del primo tempo sono stati angoscianti. Non voglio parlare dei singoli ma un appunto fatemelo fare. Mi è piaciuto lo spirito di chi è subentrato. Loro sono entrati dicendo ora vi dimostriamo chi siamo". Così Angelo Gregucci - allenatore della Sampdoria in coppia con Salvatore Foti - dopo il pareggio in rimonta della Sampdoria (1-1) col Frosinone a Marassi.
I casi arbitrali
Da Gregucci - peraltro espulso insieme al fisioterapista Sannino a metà ripresa per proteste - anche le parole su un arbitraggio a dir poco incerto di Turrini, con due rigori prima concessi e poi tolti alla Sampdoria via Var e soprattutto il fallo di mano di Gelli al limite dell'area su Coda lanciato a rete non punito (episodio che ha portato al rosso di Gregucci). "Le decisioni arbitrali non hanno condizionato il risultato. Ho avuto qualche perplessità sulla linea di condotta. Devo anche io rivedere le immagini. Il risultato non è stato condizionato ma qualche perplessità sulla condotta della gara mi viene da pensarla. Capisco anche il frambusto, l'arbitro ha tirato fuori due cartellini rossi. Uno mi appartiene. Accetto il momento del trambusto. Lui è giovane, io ho qualche capello bianco" dice Gregucci.
Conferenza colorita
Dal mister doriano una conferenza post gara anche piuttosto colorita, con qualche parolaccia ("c...") di troppo. "Non posso tornare a Roma, al Vaticano poi mi scomunicano" sorride Gregucci. "Abildgaard in difesa? Era il momento di impattare forte. Lui è il più grande impattatore palla in aria. Il gol di Coda? Massimo è quello, se devo insegnargli come si butta la palla dentro me ne sto lontano. E' il cannoniere indiscusso in questa categoria. Ma secondo me può fare di più, anche a lui dobbiamo chiedere di più. I fischi a Barak quando è uscito? Io penso che lui lo sappia da solo. Se vuole qualcosa, sono a disposizione dalla mattina alla sera per un giocatore come lui che da anni ha giocato ad alto livello. A questo tipo di giocatore cerchiamo di chidere di più".
Ricci uomo d'ordine
Ancora sui giocatori subentrati nel corso della ripresa, soprattutto su Ricci che ha dato ordine a centrocampo nella ripresa. "Avendo una squadra che aveva nel duello la forza di impattare sul duello e le gambe di ripartire, noi quel duello lo perdavamo. Abbiamo cercato con Ricci un po' di geometrie in mezzo al campo. Ha avuto un impatto buono Cuni, anche Benedetti. Non solo Matteo. Lui si è contraddistinto perché lui ha cercato di pulire la palla. E' una cosa che la sa fare. E anche Matteo può fare di più. Ha qualità. E' stato convocato in nazionale in uno stage -dice Gregucci - Cerchiamo di costruire una famiglia tutti insieme. Se qualcuno vuol migliorare, se qualcuno vuole venire a lavorare dalle 8 alle 20, la disponibilità c'è. Io me lo ricordo da aprile tutto il periodo della sofferenza, me lo sono ciucciato io. Mi viene da chiedere a Ricci, ma come ha fatto a passare dalla nazionale a questi livelli. Era in azzurro, ora non conoscono nemmeno il suo codice fiscale".
Depaoli in dubbio per Empoli
Depaoli è uscito nel primo tempo a causa dell'indurimento di un polpaccio. Non sembra essere nulla di grave ma il giocatore è in dubbio per la gara di martedì sera a Empoli.
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