Politica

Il sindaco di Cicagna: "Sono stati dieci anni da incubo come uomo e come amministratore"
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GENOVA -"Quelli passati dall'accusa alla riabilitazione sono stati dieci anni difficili, inverosimili, additato per avere rubato, truffato risorse pubbliche della Regione a fini personali nonostante questo non fosse mai accaduto".

A parlare è Marco Limoncini, sindaco di Cicagna, paese della Fontanabuona di 2500 anime, ex consigliere regionale Udc che dopo una condanna per le spese pazze in Regione si è visto riabilitare dai giudici della Corte di Cassazione che hanno rigettato il ricorso della procura contro l'assoluzione dei consiglieri regionali condannati in primo grado per essersi fatti rimborsare spese che non potevano essere rimborsate.

"Ma tutte le spese sostenute dai gruppi e dai consiglieri erano rendicontate e rientravano in spese ammissibili da leggi regionali e i bilanci dei gruppi approvati dalla commissione rendiconti con valutazioni a valle" spiega ancora Limoncini, che si è sempre affidato al suo legale di fiducia, l'avvocato Mario Iavicoli.

"E' stata dura trovarsi accusati dopo anni e finire sotto processo per spese non sostenute nell'attività politica - ricorda Limoncini -, per noi consiglieri che eravamo nuovi di consiglio è stato un terremoto, una gogna che ci ha accompagnato per dieci anni e ci ha danneggiato politicamente e a livello personale, molti di noi per quella condanna hanno dovuto rinunciare alla carriera politica o limitare le proprie aspirazioni. Poi per me è stato brutto vivere questa situazione in una comunità piccola come Cicagna dove tutti ci conosciamo e dove il consigliere regionale della zona veniva accusato di spese non attinenti alla propria attività, in un contesto in cui oltretutto notizie come quelle trovavano grande spazio sui giornali".

Limoncini, che nella vita fa il commerciante e gestisce un bar ristorante della Val Fontanabuona, sindaco di Cicagna al terzo mandato e la prospettiva di un quarto mandato, forse il grande errore è stato non resistere alle sirene e lasciare la sua valle per fare il grande salto in Regione in un gruppo, l'Udc, che poi è risultato abbastanza spregiudicato nella gestione delle spese pazze: "Sono andato in regione per portare le istanze della vallata per ottenere il tunnel della Val Fontanabuona, io sono sempre stato in liste civiche ma in regione ho dovuto scegliere un partito, e ho scelto l'Udc".


Per colpa di quelle accuse Limoncini nel 2016 ha avuto difficoltà a farsi rieleggere sindaco a Cicagna "pur da unico candidato a causa della sfiducia dei cittadini non sono riuscito neppure ad arrivare al quorum...".

Nel 2017 invece Limoncini viene rieletto, anche se con una sospensione di 18 mesi, "per fortuna nel frattempo è arrivata la sentenza di assoluzione in secondo grado e la gente, i miei cittadini hanno ripreso fiducia. La decisione ultima della Cassazione che ci riabilita per me come è una liberazione che mi permette di affrontare con serenità la prossima campagna elettorale ormai alle porte per la rielezione del sindaco".

Limoncini conclude con il suo grande sogno: Il tunnel della Val Fontanabuona. "Un'opera che finalmente sta per diventare realtà con i ristori della tragedia di ponte Morandi. Nel 2023 potrebbe partire l'iter per l'assegnazione della gara e poi l'avvio dei lavori ed entro il 2030 finalmente potremmo avere la nuova galleria che di certo sarà un volano per l'economia della vallata, oggi invece quasi isolata per la chiusura da un mese e ancora sino a metà aprile del tunnel Taviani delle Ferriere".

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