Lo avevano annunciato, in campagna elettorale, e vogliono farlo, nel più breve tempo possibile, a palazzo Tursi. Così la giunta della sindaca Silvia Salis è pronta a preparare una delibera che introdurrà il salario minimo anche nella città metropolitana di Genova.
"Il diritto al salario minimo"
L'annuncio arriva direttamente dall'assessore al Lavoro Emilio Robotti, in occasione della firma del protocollo d'intesa voluto dal prefetto per la prevenzione di situazioni di sfruttamento lavorativo nel territorio della provincia di Genova. "Si tratta di uno strumento già adottato da altre grandi città, come per esempio Firenze e Napoli, ed è una delibera di indirizzo che non comporta impegno di spesa, uno strumento che vuole introdurre comportamenti virtuosi rispetto alla tutela delle fasce più povere dei lavoratori - spiega l'assessore Emilio Robotti -. Si vuole avviare una politica che si deve ripercuotere nei settori privati, non solo comunali".
Il rapporto con sindacato e datori di lavoro
Il comune di Genova vuole avviare un processo da portare avanti con le parti sindacali e datoriali, come la stipula di altri protocolli. "L'obiettivo è tutelare i più deboli anche per quanto riguarda il lavoro, attraverso il confronto e la stipula di accordi che vanno a vantaggio dei lavoratori, ma questo è uno strumento utile anche per le parti datoriali" ha aggiunto Robotti.
La battaglia del campo progressista
Anche a livello nazionale il centrosinistra sta portando avanti da anni la battaglia per il salario minimo, a 9 euro l'ora. Un percorso che tutte le forze di opposizione hanno intavolato, a partire dalla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che proprio sul diritto a uno stipendio dignitoso ha portato avanti la sua teoria del "testardamente unitari". Già durante la campagna elettorale delle scorse Regionali, e quelle Comunali, Schlein a Genova al fianco di Orlando prima, e di Salis dopo, aveva ribadito che l'Italia ha bisogno del salario minimo. Posizione che è stata da subito caldeggiata anche dalla coalizione che ha appoggiato Salis. E così, a un mese dall'insediamento, il campo progressista è pronto a portare in giunta la delibera.
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