
Con Tecnè (una delle primarie società di sondaggi italiane che lavora anche per le televisioni nazionali) abbiamo fatto una serie di sondaggi che peraltro hanno previsto con assoluta perfezione anche i risultati delle elezioni comunali che hanno visto la vittoria di Silvia Salis con una differenza solo dello 0.5%.
Nel caso dello Skymetro, per completezza dell’informazione abbiamo fatto due sondaggi. Il primo in data 15/16 gennaio (prima della candidatura Salis) ha dato un risultato (come ha citato in questi giorni l’ex sindaco e attuale presidente della Regione Marco Bucci): Il 43% dei genovesi vogliono un collegamento che tolga dall’isolamento la Valbisagno dalla stazione Brignole, dal centro di Genova.
Oggi un abitante della media e alta Valbisagno ci mette anche 40’ per andare a lavorare a Genova: si bisogna dire a Genova perché si intende arrivare a Brignole per poi raggiungere il centro, il levante, il ponente con autobus, la metro o il treno.
Non credo che chi abbia risposto al sondaggio sia entrato nel merito del progetto specifico ma abbia voluto dare un segnale chiaro inconfutabile alla politica, alle amministrazioni: “Non possiamo andare avanti così e restare isolati dal resto della città". Le stesse cose me le dicono i commercianti, i saloni di automobili che stanno in tutta la Valbisagno, quindi non solo cittadini che abitano in vallata ma anche attività’ commerciali che si sentono penalizzate da questa drammatica situazione di viabilità.
Va anche chiarito che in data poi 5/6 maggio, abbiamo fatto un altro sondaggio che considerava anche la proposta della Salis sullo Skymetro e chiedendo se piacesse o meno: Il 27% disse che preferiva la proposta Salis e il 24% prediligeva la proposta di proseguire con l’attuale progetto Skymetro. Ben il 49% non si esprimeva.
Sempre Il 4/5 maggio avevamo anche chiesto ai cittadini se temessero che una eventuale vittoria della Salis avrebbe messo a rischio il finanziamento di 400 milioni di euro del Governo per Genova: il 39% degli intervistati riteneva di sì il 22% di no.
Voglio anche segnalare altri due sondaggi che ritengo particolarmente importanti da ricordare: "Pensate che la vittoria eventuale della Salis possa creare problemi tra Comune e regione se diventassero di colori opposti?”
E ancora: “Pensate che se vincesse la Salis ci sarebbero problemi con il Governo di colore opposto?”
Ebbene sì, le risposte facevano chiaramente capire che sì i genovesi ritenevano che il colore politico diverso avrebbe potuto causare delle forti frizioni tra Comune, Regione, Governo. Noi cittadini non accettiamo questo. E il presidente Bucci sta facendo capire che invece non vuole creare ostacoli alla neo sindaca Salis e sembra molto disponibile a collaborare per il bene del territorio.
Al contrario, da parte del Governo, sembra invece esserci una posizione molto rigida, che ritengo non sarebbe così se avesse vinto Pietro Piciocchi. Ritengo che lo Skymetro sia voluto, in ogni forma, da tutti gli abitanti della media e alta Valbisagno che si sentono totalmente isolati come Genova è isolata dal resto del Paese.
Quelli della bassa Valbisagno vicini a Brignole, che si vedono un’opera che darebbe molto fastidio, legittimamente, alle loro abitazioni hanno una posizione negativa ma qui si deve vedere se esiste la possibilità di coniugare gli interessi collettivi per tutti i genovesi con quelli degli abitanti che si sentono invasi e penalizzati dalla nuova opera.
Sicuramente il progetto ha avuto dei vincoli che non verrebbero risolti entro dicembre anche se avesse vinto Piciocchi. Mai avrebbe potuto rispondere e rendere cantierabile l’opera entro dicembre.
La sindaca Salis quindi vuole e ne ha diritto secondo me, valutare se sia possibile trovare soluzioni alternative per non perdere i finanziamenti di oltre 350 milioni e addirittura dover restituire 19 milioni dei progetti effettuati finanziati sempre dal Governo, soldi che se non si procedesse con l’opera Genova dovrebbe restituire a Roma.
Dopo l’incontro nella Capitale tra Alessandro Terrile, vice sindaco e dirigenti del ministero che hanno dato segnali molto rigidi e senza alcuna apertura, la sindaca Salis attende di parlare direttamente con Salvini che sta rientrando dalla missione in Giappone.
Noi ci auguriamo che qualsiasi scelta non sia partitica e quindi del Governo contro la sindaca della nostra città. Un tempo non certo illimitato ma una proroga per cercare di condividere una proposta il Governo di Giorgia Meloni e del vice premier Matteo Salvini deve concederla, come l’avrebbe concessa a Piciocchi, ne vanno di mezzo i cittadini non le fazioni politiche Bucci ha già capito, e glie ne va dato atto, che anche il Governo se ne faccia una ragione: Genova non deve diventare terreno di guerre politiche ma anzi di dimostrazione di una reale democrazia che rispetta il voto degli elettori.
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IL COMMENTO
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