Un’audizione cruciale nell’inchiesta che scuote l'ex assessore Sergio Gambino accusato di corruzione. Ieri, l’ex assessora alle politiche sociali, Lorenza Rosso, è stata ascoltata per oltre due ore dagli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dal procuratore aggiunto Federico Manotti e dalla pm Arianna Ciavattini. Rosso, che ricordiamo non è indagata, è stata sentita come persona informata dei fatti, e ha risposto alle domande sugli appalti per la gestione dei minori stranieri non accompagnati.
Appalti irregolari per i minori stranieri non accompagnati
Secondo l’accusa, l’imprenditore Luciano Alessi avrebbe ottenuto appalti per un valore di un milione e seicentomila euro tramite affidamenti diretti. In cambio, sostengono gli inquirenti, Alessi avrebbe versato circa centomila euro alla Dentaland, società intestata alla moglie di Gambino (non indagata). L'anomalia è che alcune imprese, prive di esperienza nel settore migranti, ricevessero questi appalti. Intanto, le indagini si allargano all’Assessorato alle Politiche Sociali, considerato il cuore delle irregolarità.
La collaborazione degli uffici comunali con gli inquirenti
A questo riguardo l'attuale assessora al Welfare Cristina Lodi ringrazia la disponibilità dei funzionari comunali: "Gli uffici e tutto il personale della direzione Politiche sociali si è attivata immediatamente per fornire tutta la documentazione richiesta dagli inquirenti e sta collaborando, con grande serietà e impegno, con le autorità competenti per fare luce e chiarezza sui fatti. All’interno della direzione non risulta a oggi alcun indagato e l’unico coinvolgimento è sulla richiesta di documentazione che i nostri funzionari, donne e uomini abituati a lavorare nell’ombra a fianco dei più fragili per il bene della nostra città, stanno fornendo nel massimo spirito collaborativo".
Le accuse: corruzione e affidamenti diretti a Luciano Alessi
Le indagini, intanto, puntano su procedure d’urgenza e atti amministrativi che, secondo i magistrati, presentano gravi violazioni di legge. Gambino avrebbe sfruttato il suo ruolo, esercitando pressioni su colleghi e funzionari compiacenti per favorire imprenditori. L’Assessorato alle Politiche Sociali, guidato all’epoca da Rosso, è ora sotto la lente degli inquirenti.
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook
IL COMMENTO
Maturità: nelle tracce mancata l'attualità controversa, dall'Ucraina alla Palestina
Il futuro della nostra lingua scritto nel tema della maturità