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Botta e risposta a distanza tra la sindaca e il viceministro. Il Mit: "Ci dicano se vogliono o no fare l'opera"
2 minuti e 1 secondo di lettura
di Giorgia Fabiocchi
Salis e RixiSilvia Salis ed Edoardo Rixi

Incontro ravvicinato tra il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi e la sindaca di Genova Silvia Salis, in occasione degli ottant'anni di Assagenti. Il contesto è stato ghiotto per parlare, a distanza, di skymetro.

La lettera al Mit

La prima cittadina ha ribadito l'intenzione di sollecitare il Mit con una lettera: "La manderemo in settimana per chiedere un incontro, riallacciandoci a quello che aveva già fatto in precedenza l'amministrazione dell'ex sindaco reggente Pietro Piciocchi, che aveva chiesto uno slittamento fino a giugno 2026 - ha commentato Silvia Salis -. Quindi è incredibile che se ne sentisse già l'esigenza prima, e non la si possa sentire adesso". La giunta di centrosinistra si aspetta, qualora non ci fosse una proroga, che la motivazione sia scritta nero su bianco.

Rixi tira dritto: nessuna concessione

Nel frattempo arriva dura la replica del Mit, attraverso le parole del suo viceministro Edoardo Rixi, che ribadisce la posizione del dicastero. "L'appalto dev'essere fatto entro quest'anno, il ministero non ha dato nessuna apertura anche con altri governi della città - spiega Edoardo Rixi -. L'avremmo negata anche a Piciocchi, per me è importante che l'amministrazione mi dica se vuole fare l'opera o no, se no perdiamo i soldi. Dal primo gennaio 2026 al ministero costa il doppio recuperare i soldi, noi dobbiamo dare risorse a chi ce le chiede, se il Comune decide che lo skymetro non è sua priorità, deve dircelo entro settembre/ottobre se no perdiamo disponibilità". Arriva poi la stoccata. "Il Comune di Genova può lavorare d'estate come faccio io, e trovare soluzione".

Il "problema" delle associazioni

E la delusione delle associazioni sul blocco dell'iter dell'opera? "Sinceramente non credo che tutte le associazioni e tutte le persone dell'associazione abbiano questa posizione, anche perché lo so con certezza che non è così - ribatte la sindaca di Genova -. Mi stupisce molto quello che hanno detto, perché io sto facendo esattamente quello che ho detto che avrei fatto per tre mesi durante la campagna elettorale, ovvero provare a chiedere un cambio nel progetto per non perdere questi fondi, che comunque sono importanti per trovare un progetto alternativo, e per rispondere a un'esigenza di mobilità della Val Bisagno. Quindi non capisco lo stupore delle associazioni, quando sto solo facendo una cosa nell'interesse di Genova, cercare di non perdere questi fondi".

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