
Continua la polemica sul presepe a Genova. Dopo la scoperta, accolta con stupore da molti, che quest’anno sarà tolto da Tursi arriva la novità direttamente dalla sindaca Salis: il presepe sarà spostato a Palazzo Rosso e, per l’occasione, la prima cittadina ha invitato monsignor Tasca a benedirlo.
Salis e Beghin: no al presepe in Comune. La politica dell’inclusione al contrario
A Tursi, invece, ci sarà per alcuni giorni il Villaggio di babbo natale su cui l’amministrazione ha investito 55 mila euro.
Oggi, martedì 2 dicembre, in consiglio comunale la sindaca ha risposto al posto della sua assessora al Turismo a un'interrogazione della capogruppo della Lega, Paola Bordilli. Nel suo intervento, l'esponente della minoranza che era stata assessora alla Tradizioni della giunta Bucci, ha elencato le attività portate avanti negli anni passati: "Abbiamo sempre aggiunto cose a quello che già funzionava, non abbiamo mai tolto nulla, la nuova amministrazione invece ha ridotto concerti, luminarie, eventi, il corso per presepisti, il concerto di campane, iniziative come la slitta di Babbo Natale che comprendevano anche le delegazioni - conclude - Per cosa? Per spendere 55mila euro per allestire un mercatino a palazzo Tursi ed eliminare così il presepe".
"Io vorrei che si dicesse la verità - risponde la sindaca Salis - in otto anni di centrodestra il presepe a Tursi è stato allestito solo nel 2023 e nel 2024. Mentre in questi giorni è stato raccontato come fosse una tradizione tramandata nei decenni e che arrivavamo noi a stoppare. Un centrodestra sulle barricate anche a livello nazionale. Ma prima dove era? Dal 2017 al 2022 non difendevate la tradizione?". Salis ha citato Dickens: "Lo spirito del Natale passato è passato, adesso c'è una nuova amministrazione e mi dispiace deludere le vostre aspettative, ma le nostre iniziative, a dispetto di chi sostiene che il programma è stato fatto dal Grinch, uniranno tradizione e innovazione - ha detto Salis - addirittura c'è chi ha detto che avrei sfrattato Gesù dall'atrio del palazzo comunale, mi è stato dato della pericolosa furia estremista, ma andiamo avanti". Il riferimento è a un post sui social del capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi che, parlando della decisione dell'amministrazione di non allestire il presepe nel loggiato di palazzo Tursi, ha scritto: "Ridateci il bambino". E ha definito la decisione "l'ennesimo esempio di quella furia ideologica estremista che contraddistingue questa amministrazione". Un'interrogazione simile, di segno opposto a quello della consigliera del Carroccio Bordilli, è stata presentata oggi sul tema anche dalla consigliera della Lista Salis, Sara Tassara: "Oggi il bambin Gesù sarebbe nato nella città di Gaza distrutta dalle bombe, riflettiamo su questo". Al termine degli interventi Piciocchi ha criticato i toni usati dalla sindaca: "Siamo stati eletti da migliaia di cittadini, la sindaca usi questa prepotenza e arroganza con la sua maggioranza, non con noi".
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