
Sembrava uno di quei municipi a rischio, contendibile per il centrodestra, e invece la Val Bisagno (Media), è diventata una roccaforte del centrosinistra. Lorenzo Passadore, in quota Pd, si è imposto con il 52,70% dei voti, contro il 43,31% di Maurizio Uremassi, presidente uscente. Un risultato certamente non scontato, considerando che l'ex assessore di Roberto D'Avoglio ha preso numerose preferenze, con il cosiddetto voto disgiunto rispetto al Comune.
Il voto dei cittadini sullo skymetro
Ad avvallare una tesi, che nasce da un'attenta analisi del voto che i partiti stanno portando avanti in queste ore, le parole del segretario metropolitano di Genova Simone D'Angelo. "I cittadini genovesi hanno bocciato una giunta che è durata otto anni, perché le opere hanno aperto una discussione profonda - spiega durante 'Il Programma Politico di Primocanale' Simone D'Angelo -, quando hanno scelto il centrodestra per Comune, allo stesso tempo hanno votato il presidente della coalizione di sinistra Passadore, premiando il merito di chi si è impegnato lungamente in questi anni. I dati sono significativi e devono far riflettere, perché si sono trovati male con la gestione Bucci-Piciocchi". Non ha dubbi l'assessore uscente in quota Fratelli d'Italia, rientrante in consiglio comunale, Sergio Gambino: "Sullo skymetro i cittadini non ci hanno votato". Un'analisi che boccerebbe non l'infrastruttura (che il centrodestra difende e rivendica ndr), ma la mancata puntuale comunicazione che riuscisse, dal loro punto di vista, a far capire l'importanza dello skymetro. "Il progetto alternativo è fallimentare, non risolverà il problema delle tempistiche, ma noi non siamo riusciti a farlo capire e non ci hanno votato - fa mea culpa Sergio Gambino -. Gli abitanti della Val Bisagno non hanno capito che stavamo facendo il bene della città". Arriva poi l'augurio di fare qualcosa di importante per Genova, alla neo sindaca Silvia Salis, perché "noi saremo qui vigili a controllare tutto".
Il futuro della mobilità senza l'opera finanziata
Nel frattempo però, da qui ai prossimi mesi si aprirà una delle partite più complicate per la città, che riguarda la mobilità in Val Bisagno. Il consiglio superiore dei Lavori pubblici ha dato il proprio disco verde ai primi 400 milioni per lo skymetro, spetterà alla nuova giunta di Silvia Salis trovare un'opera alternativa e "riconvertire" i fondi. "Noi non caliamo opere dall'alto, i tecnici ci hanno messo anni ad approvare un progetto, con prescrizioni che non si sono ancora viste - commenta a Primocanale Tiziana Beghin, neo consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle in odore di assessorato -. In questa campagna elettorale i cittadini mi chiedevano se ero a favore o contro lo skymetro e quando dicevo 'contro', mi rispondevano che ci avrebbero votato". L'analisi finale di Ilaria Cavo, regina di preferenze con Orgoglio Genova-Bucci-Noi Moderati, riconosce la sconfitta in una circoscrizione che il centrodestra non è riuscito a tenere. "Sicuramente credo che lo skymetro abbia pesato sul voto: l'elettorato ha sempre ragione ma io rimango convinta che l'opera sia importante - incalza Ilaria Cavo -. Difficile dire a un cittadino della valle che non potrà arrivare in centro in 12 minuti e che rischia di non farlo se il progetto si blocca e i 400 milioni di euro tornano a Roma". Arriva poi l'auspicio della deputata di Noi Moderati: "Spero che questo sia oggetto di dibattito e che se ne parli a tutti i livelli". Insomma, la campagna elettorale è terminata ma lo skymetro sarà ancora terreno di scontro, da qui ai prossimi mesi.
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