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di Annissa Defilippi, Aurora Bottino

Salis e Piciocchi: "Vinca il migliore"



Salis: "Questa serata era per ringraziare Genova e per me era fondamentale dare una risposta di gioia e di speranza. Al mio competitor auguro di vivere queste ore con la mia stessa serenità e con le persone che ama".

Piciocchi da piazza Rossetti: "Mi sembra un bellissimo momento di fair play, voglio fare un grande augurio a questa città e ora la parola agli elettori".

Salis e il lavoro di qualità

"Grandi eccellenze, realtà che creano lavoro di qualità e non lavoro povero. Il nostro sindaco reggente dice che negli appalti comunali ci sono persone che nelle pulizie guadagnano dai 17 ai 24 euro l’ora. Ha confuso il reddito di lavoro con quello percepito. Guadagna otto euro l’ora. Una delibera che negli appalti del comune ci saranno compensi da 9 euro l’ora".

Salis e la sua visione di città

"Vengo dallo sport, individuale, ma non si vince da soli. Perché c’è un campo larghissimo che mi appoggia, grazie a loro non sono mai stata sola: ho avuto loro e voi, che ogni giorno mi avete seguita in questa campagna elettorale. Io penso che questa città abbia bisogno di un’allenatrice che sa che può essere sostenuta da una squadra alle sue spalle. Quando urli in faccia alla gente ti rimangono solo i mediocri. Io un’altra idea, i miei assessori che mi contraddicano, va bene, che mi correggano, ognuno di noi ci metterà la faccia. Decidere senza lasciare indietro nessuno, decidere per la comunità e non per pochi".

Salis contro il bonus casalinghe

"La risposta a questa destra Genova l’ha data, alle europee, alle regionali. Ecco, al doge non è andata molto bene. Se io avessi amministrato bene la città non avrei presentato una lista della spesa così, avrei presentato il programma già fatto. Ma hanno saputo presentare il bonus casalinghe, ecco non è quello che vogliamo noi, perché questa è violenza economica. Loro ci propongono questo bonus: ma sapete quante sono obbligate a stare a casa e non scelgono di stare a casa? Ma svegliatevi; tornate con i piedi per terra".

Salis e le infrastrutture sociali

"Infrastrutture sociali sono quelle che permettono alla città di essere degne di questo nome: permettono di essere assistite, di poter dare sostegno agli anziani, ai minori con disabilità. Queste sono le infrastrutture sociali, è in questo che il comune si deve impegnare. Basta dire che se sei povero è colpa tua e che se lo sei è perché sei un grande. La povertà non è una colpa ma il comune si deve fare carico. Un comune che ha negato il patrocinio al pride, un comune da medioevo, grottesco. Stiamo per uscirne".

Salis attacca la destra

"Dopo il ponte non avete finito nulla. Dite sì a che cosa? A cosa? Non avete finito neanche una stazione della metropolitana. Lo skymetro è un progetto incompleto e farete tirare giù la scuola, una delle migliori".

Salis, "ridurre le diseguaglianze"

"Una politica che dice di ridurre le disuguaglianze, invece qui si è fatto il contrario. Tutti dicono le stesse cose: c’è incuria, città abbandonata, c’è da occuparsi dell’alto e del basso, di tutto. Vero che servono le infrastrutture ma si porta avanti la città con le grandi cose e le piccole cose quotidiane. Una politica che è fatta di persone, strade, quartiere. E che hanno diritto di avere risposte dall’amministrazione. Dobbiamo riniziare a pensare di fare politica, per fare cose che riguardano la città".

Silvia Salis sale sul palco

"Ci siamo manca poco per riprenderci Genova. Sono stati cento giorni veramente emozionanti, cento giorni che ascolto questa città e vi dico grazie. È stato un onore ascoltare le vostre storie, chi aspetta un lavoro, un'occasione che lo riporti sui binari che vuole, chi aspetta delle risposte da questo Comune. Genova è la mia squadra, è la forza che sento alle mie spalle. Queste elezioni sono importanti perché non possiamo permetterci che perda Genova". Cosa vuol dire essere una sindaca si chiede la candidata? "Vuol dire dare delle risposte a delle domande che non saranno sempre belle pronte ma io e questa squadra vi daremo queste risposte, una sindaca non è una comandante, non è una Doge di questa città, avete capito di chi parlo? Questa città è stufa di non essere comandata". 

Media

I sostenitori di Salis verso Piazza della Vittoria

Giorgia Fabiocchi pronta a raccontarci da piazza della Vittoria come il pubblico sta vivendo le ultime ore in attesa della chiusura della campagna elettorale di Silvia Salis. In attesa della candidata, ecco le parole del segretario metropolitano del Pd Genova Simone D'Angelo "Il senso di scegliere una piazza è quello di aver trovato un equilibrio dentro al centrosinistra, tutte e tutti insieme - dice il consigliere - la campagna elettorale è stata condizionata da parte della destra una violenza inaccettabile, abbiamo deciso di non rispondere, il nostro obiettivo è riportare le persone alle urne".

Media

Cosa farà Piciocchi dopo il silenzio elettorale

"Domani mattina spero di prendermi un'ora di sonno in più e starò con la mia famiglia".

Piciocchi, "Cosa farò nei primi cento giorni"

"Mi sono impegnato a estendere a tutta la città i vigili di quartiere perché la polizia locale si deve occupare di sicurezza urbana e lo sta già facendo con competenza e abbiamo bisogno di presiedere il territorio, così come voglio potenziare la presenza degli operatori ecologici perché dobbiamo dare uno scatto alla pulizia della città".

PIciocchi, "Terrò la delega al Personale"

"Terrò la delega al Personale perché i dipendenti comunali, che voglio ringraziare per il grande lavoro che fanno perché sono una grande squadra e hanno bisogno di un punto di riferimento, dobbiamo assolutamente sostenerli, sappiamo che l'organizzazione del personale tenute conto delle dinamiche del bilancio comunale sarà uno dei primi temi da affrontare"

La campagna elettorale di Piciocchi

Le critiche ricevute da Piciocchi

"Una campagna elettorale molto bella con incontri casuali costruttivi", racconta il candidato del centrodestra Pietro Piciocchi. "La mia è stata una campagna di entusiasmo crescente, oggi i sondaggi ci dicono che siamo più vicini, non mi è piaciuto però non potermi confermare con Salis". E sui toni accesi: "Io credo di aver sempre portato rispetto ai miei competitor, anch'io ho ricevuto insulti pesanti come 'sei un coniglio da riproduzione', ma sono andato avanti perché un sindaco non può fare la vittima. La città ha bisogno di persone rassicuranti, forti se sarò sindaco vorrò incarnare questo ruolo".

Crucioli 'beccato' a Boccadasse

Franco Nativo scova Mattia Crucioli a Boccadasse, insieme a un gruppo di giovani, tra cui il figlio grande appassionato di politica. "Noi siamo un presidio di pluralismo in Consiglio Comunale, non prendiamo ordini né dai partiti di centrodestra né da quelli di centrosinistra - dice il candidato di Uniti per la Costituzione - e crediamo di averlo dimostrato in questi anni. Se volete avere una voce libera votate noi, aggiungo che se proprio volete votare un altro candidato sindaco, quindi non il sottoscritto perché siete comunque fissati col bipolarismo, va bene, votate pure o Picciocchi o la Salis ma fate il disgiunto, giocatevelo che è il voto utile, cioè votate un candidato sindaco grosso ma poi mettete la X anche sul simbolo di Uniti per la Costituzione proprio per garantire pluralismo e una voce critica che vota nel merito tutte le proposte a prescindere da chi le presenta".

La diretta della mattina

Rileggi la telecronaca della diretta di questa mattina a caccia dei candidati.

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