Una candidatura nata dalle ceneri, in parte, del Partito Democratico e del passo indietro di Filippo Biolè. Così Raffaella Gualco, avvocato genovese, civilista, con una solida esperienza in vertenze complesse e nella tutela dei diritti, è la candidata a sindaco di Genova Unita, concretizzatasi dopo la fuoriuscita dal Pd di Gianluca Chiaramonte. Gualco è arrivata in corsa, assumendo la breve eredità di Biolè, che sembrava inizialmente poter costituire quel "terzo polo" tra Pietro Piciocchi e Silvia Salis. L'obiettivo, nonostante il poco tempo, è di far sentire la propria presenza, soprattutto all'elettorato di centrosinistra. "Ho scelto di candidarmi per dare un messaggio importante alla cittadinanza, cioè per far capire che noi dobbiamo recuperare la nostra città e dobbiamo ridare voce a quelle che sono le competenze e le capacità che ci sono nella nostra città - ha aggiunto Raffaella Gualco -. E che le coalizioni, sia a destra che a sinistra, non hanno saputo valorizzare e non hanno saputo riportare dentro di loro. Il nostro gruppo è un gruppo fatto da persone che lavorano e conoscono il tessuto sociale genovese e quello che noi abbiamo rilevato è che non ci sono delle effettive scelte di vero rinnovamento. Le coalizioni hanno fatto arrivare persone da fuori o comunque hanno riproposto sempre le stesse facce, i programmi sono un po' ripetitivi e superficiali, quindi abbiamo voluto lanciare un messaggio molto concreto, abbiamo detto ci siamo, possiamo essere il ponte, la voce, la sentinella della cittadinanza".
Come si definisce politicamente?
"In una situazione in cui ritengo che manchi il centrosinistra, mi definisco di centrosinistra perché io vedo coalizioni tutte simili senza un vero partito di riferimento, secondo me siamo appena nati ma siamo noi il vero centro-sinistra".
Lei fa capo a Genova Unita, qual è il vostro obiettivo?
"Noi vogliamo riunire queste competenze e parlare di nuove competenze, è semplice ma è necessario. Io durante questi confronti ho sentito le coalizioni dire, affermare espressamente, che ai vertici si devono trovare persone competenti ma nell'ambito dei partiti, questo secondo noi è inaccettabile e penso che corrisponda anche ai motivi dell'allontanamento di Chiaramonte dal Pd".
Siete contro i partiti?
"Siamo contro questa politica che non è più una bella politica, non è più la politica che dà spazio e che dà valore a quello che di bello c'è nella città ma che è sempre ispirata ai soliti meccanismi di partito, che poi impediscono invece di favorire lo sviluppo di Genova, perché noi questo lo vediamo in tutto".
Qual è uno degli aspetti programmatici su cui vi concentrate maggiormente?
"Io credo esista una bulimia delle infrastrutture, stiamo attraversando questo momento in cui ci sono mille progetti più o meno in stato avanzato ma non si pensa alla manutenzione ordinaria. Noi andiamo nelle strade del centro ed è pieno di buche, ci sono cantieri aperti ovunque, tanta trascuratezza, e allora prima di tutto bisogna partire dalla cura del territorio, non bisogna solamente pensare a progetti che in qualche caso possono anche avere un valore ma che comunque non possono prescindere da quello che è la manutenzione".
Gualco, cosa pensa per esempio dello skymetro? Siete a favore o contrari?
"Skymetro assolutamente no, lo definiamo un ecomostro: speriamo di non vederlo mai. È un'opera che ha una concezione vetusta, che comunque non è assolutamente calibrata alle reali esigenze della mobilità genovese".
Gratuità dei bus per gli over 70 e gli under 14?
"Allora, se è possibile sì, assolutamente, ovviamente bisogna fare i conti anche in questo caso. Non devono essere dei meri spot elettorali, bisogna fare i conti con il bilancio, bisogna fare i conti con il fatto che prima di pensare ai progetti, io devo pensare alla mobilità di oggi, cosa c'è nella mobilità di oggi? C'è il fatto che gli autobus devono essere più efficienti, il servizio deve essere più efficiente, devono esserci corsie riservate con più frequenza, perché sappiamo che ciò che determina l'utilizzo dei mezzi pubblici è il fatto che si possano fruire agevolmente. Detto questo io credo assolutamente che la gratuità sia importante. Diciamo no allo skymetro perché c'è già il progetto dei 4 assi di forza che sarebbe un'opera ripetitiva. Io ho parlato con le persone che sono state espropriate, quando subisci un esproprio o quando saprai che per i prossimi dieci anni avrai dei cantieri aperti, è facile dire pensiamo alla mobilità di domani, però queste sono questioni che vanno affrontate, in situazioni come queste bisogna fare delle scelte, che non possono corrispondere solo al fatto di buttarsi ad acquisire finanziamenti, che va bene ci sono, però io devo anche pensare a quello che darò alla cittadinanza, a quello che dò oggi alla cittadinanza e poi alle eredità che avrò. Qui non siamo a Tokyo. Tra skymetro e tram, per esempio, i tempi di percorrenza non sono tanto diversi".
Qualora ci fosse il ballottaggio, tra Piciocchi e Salis, come si comporterà Raffaella Gualco?
"Ritengo che nel caso sarà un momento in cui si dovranno precisare meglio i programmi, che a oggi spesso sono un po' fumosi e quindi ritengo che sia importante - ed è una scelta che abbiamo già condiviso con Genova Unita - indicare un'adesione sul programma. Insomma, il ballottaggio sarà un momento significativo per fare uscire queste coalizioni allo scoperto, perché qual è il loro problema? Che spesso, anche se i candidati vogliono proporre o vogliono fare, hanno al loro interno istanze contrastanti che non sono riusciti a risolvere e questo è un enorme problema per Genova. È un problema che dobbiamo concretamente affrontare. Il ballottaggio può essere un momento importante in cui veramente avere un'idea concreta su quello che si vorrà fare uscire più allo scoperto.
Quindi potreste dare un'indicazione di voto?
"Sì".
Per chiudere Gualco, il progetto Genova Unita non finirà con queste elezioni?
"Vero, non morirà qua ma andrà avanti anche nei prossimi mesi".
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IL COMMENTO
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