La speranza - dicono i saggi - è l'ultima a morire. E quella del presidente della Liguria Marco Bucci in questo momento è tutta rivolta alla formazione della nuova giunta. L'obiettivo dell'oramai ex sindaco di Genova è quello di chiudere entro giovedì, "magari anche prima" ha tirato dritto oggi, a margine di un evento.
La giunta tra speranze e scontri politici
Questa, dicevamo, è la sua speranza, che si scontra però, e deve fare i conti con i partiti e le cosiddette "beghe" interne. Da una parte la necessità di coprire il territorio ligure, focalizzandosi soprattutto sul savonese, terra di conquista del centrodestra che ha sovvertito i pronostici (a Savona città ha stravinto Orlando ma in provincia è arrivato davanti Bucci ndr); dall'altra le richieste della coalizione, fatte di posizionamenti e nomi. E come si suol dire, la coperta è corta. L'assessore savonese sembra certezza ma per liberare il posto serve sacrificare chi pare essere già indirizzato a piazza De Ferrari, considerando che lo scacchiere è già in parte composto.
Giunta in stallo: il nodo Savona tiene in sospeso la nuova squadra di Bucci
Qualcuno deve fare un passo indietro
Partiamo dagli intoccabili: tra loro il forzista Marco Scajola, per lui assessorato e vicepresidenza; il "tecnico" Massimo Nicolò alla Sanità che sembra certo al 99,8%; anche Simona Ferro (riconfermata) e Luca Lombardi (o Rocco Invernizzi) in quota Fratelli d'Italia lo sono; come sembrano esserlo i due assessori della Lega, Alessio e Alessandro Piana. Insomma, pare siano tutti inamovibili. All'elenco manca l'assessore uscente Giacomo Giampedrone, area totiana, fedelissimo delle scorse due giunte e stimato anche dall'opposizione per il suo operato. Che sia lui la figura sacrificabile? In queste ore sembra essere più di una ipotesi, nonostante la stima nei suoi confronti sia stata espressa da più fronti. E nonostante i suoi smentiscano questa notizia che sta circolando, definendolo "blindato" proprio dal neo presidente Bucci. Ma qualcuno deve saltare se la casella savonese deve e vuole essere riempita. Fuori dai giochi, anche per propria volontà, l'ex deputata della Lega Sara Foscolo. Sull'Aventino al momento sembrano essere i due Piana, anche e soprattutto per volontà del segretario regionale del Carroccio Edoardo Rixi, che non ha intenzione di fare passi indietro, considerando il risultato ottenuto alle Regionali. Sottostimato da sondaggi e pronostici ma sovvertito dal risultato delle urne. La Lega infatti è compatta sia a Genova che in via Bellerio sui due Piana. Fratelli d'Italia non vuole cedere, nonostante, calcolatrice alla mano, può contare tre esponenti in giunta: Ferro, Lombardi o Invernizzi e Nicolò, uomo forte del partito di Giorgia Meloni, nonostante alla Sanità venga considerato un tecnico.
Una poltrona per due
A Savona scommetterebbero che alla fine a entrare in giunta sarà proprio Ilaria Caprioglio, come anticipato nei giorni scorsi da Primocanale, spinta in particolar modo da Claudio Scajola. Le sue quotazioni infatti, come in borsa, sembrano nuovamente in rialzo. Nessuno, a oggi, ha intenzione di mollare la presa e per sbrogliare la matassa, almeno per i primi tempi, non può essere l'allargamento degli assessorati, da sette a nove. Se a lasciar spazio a Caprioglio fosse Giampedrone si aprirebbe un altro problema: il territorio spezzino a quel punto non sarebbe più rappresentato. E allora perché Savona sì e Spezia no? La politica savonese ha giurato battaglia, se a questo giro non il loro territorio non sarà rappresentato. Ma come dicevamo, la coperta è corta, e da qualche parte bisogna tagliare.
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