Politica

1 minuto e 51 secondi di lettura

GENOVA-"I rapporti tra la Liguria e la Russia sono ottimi su tutti i fronti ma le tensioni internazionali sono serie e non riguardano solo la situazione ucraina ma, più complessivamente, l’equilibrio tra la Russia e il resto del mondo": lo ha detto al palazzo della Borsa di Genova, durante il V seminario italo-russo, l’ambasciatore russo in Italia Sergey Razov.

"Tra il primo ministro Mario Draghi e il presidente Vladimir Putin ci sono state cinque conversazioni telefoniche - racconta Razov - nei giorni scorsi il ministro Luigi Di Maio è stato in visita a Mosca, buona occasione per approfondire i temi di interesse comune in questo momento delicato".

Razov spiega all’audience del palazzo della Borsa le ragioni della contesa con Kiev che mettono paura a tutto il mondo: "Noi diciamo no all’espansione della Nato, no al dislocamento di truppe ai nostri confini, chiediamo di ritornare agli accordi di cooperazione Nato-Russia siglati nel 1997. Perché ci opponiamo all’ingresso dell’Ucraina nella Nato? Perché il punto 5 del patto tra Ucraina e Nato prevede che in caso di tensioni militari tra Ucraina e Russia la Nato sarebbe chiamata a intervenire e lo scenario che si aprirebbe è facilmente ipotizzabile, visto che parliamo di paesi dotati di armi nucleari".

"Abbiamo sentito il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron dire che l’Ucraina, al momento, non entrerà nella Nato: cosa significa quel ‘al momento’? Vuole dire che oggi non avverrà ma domani o dopodomani forse si? Per noi è inaccettabile".

Razov, in sostanza, erige la Russia a difensore della pace e incolpa la comunità internazionale per l’avvicinamento tra la Russia e la Cina: "Veniamo accusati di aver formato un asse con Pechino, che cosa dovremmo fare viste le minacce di terribili sanzioni che riceviamo da Europa e Stati Uniti? Ci minacciate e poi vi spaventate"?

L'ambasciatore Razov si sofferma anche sulla crisi energetica in atto, con il prezzo del gas schizzato al massimo storico: "Il presidente Putin ha offerto all’Italia una maggiore fornitura di gas ma questa è una soluzione politica a un problema che non è politico ma commerciale". Anche su questo tema Razov scarica su altri ogni possibile responsabilità russa: "Non vogliamo uccidere nessuno, non dovete demonizzare la Russia, siate ragionevoli".

ARTICOLI CORRELATI

Mercoledì 26 Gennaio 2022

Savona, il sindaco Russo dà il via alla sua "Agenda"

Il comune di Savona si prepara ad affrontare il 2022. Le sfide principali riguarderanno l'aggiudicamento dei bandi, la riqualificazione dei quartieri, lo sviluppo, anche in chiave di transazione ecologica, e la sicurezza. "Un percorso che inquadra il Pnrr e gli altri strumenti in una prospettiva str
Venerdì 21 Gennaio 2022

Savona, conclusa la pulizia straordinaria. Bilancio positivo per Russo, flop per l'opposizione

Secondo la minoranza si sarebbero date false speranze ai cittadini: "Savona è più sporca di prima. L'assessore Pasquali": "Consapevoli della situazione, ma è un primo passo"