"Leggendo il mio cognome riportato sui titoli e gli articoli dei quotidiani odierni in merito alla vicenda legata ai fratelli Testa, in cui si riportano frasi dell'interrogatorio del Presidente Giovanni Toti che riguardano anche la mia persona, preciso che non posso sapere né essere collegata a quanto accaduto durante la cena del 12 settembre 2020 a cui, come peraltro confermato dagli atti , non ho volutamente partecipato". Cosi Ilaria Cavo, deputata e ascoltata come testimone nell'ambito delle indagini liguri sulla vicenda legata al voto di scambio.
"Nel rispetto tanto delle indagini quanto dell'attività giornalistica - sottolinea Cavo - ribadisco che non posso
entrare nei dettagli di un esame reso come testimone, che chiarirebbe passaggi e comportamenti in maniera
contestualizzata. In questo contesto mi limito a sottolineare la mia presa di distanza dai fratelli Testa con i quali, proprio
per aver avuto un incontro mesi prima delle elezioni del 2020, come riportato dagli organi di stampa, organizzato da un
parlamentare, non ho voluto assolutamente proseguire alcun rapporto con loro in occasione della campagna delle elezioni regionali del 2020 e in seguito".
IL COMMENTO
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