RAPALLO - È una Rapallo da coltello tra i denti quella che si sta avvicinando a grandi passi all'election days dell'8 e 9 giugno, quando il comune tigullino sarà chiamato a rinnovare la giunta e a scegliere il nuovo sindaco. Tra i candidati "spartiacque" c'è un'ex conoscenza di Rapallo (già sindaco tra il 2004 e il 2006 ndr) Armando Ezio Capurro, pronto a scendere in campo da indipendente, con la sua lista civica, con esperienze da consigliere comunale e regionale. Il clima, in città, è surriscaldato, e le maggiori stilettate, da parte di Capurro, sono per il sindaco uscente Carlo Bagnasco e per la candidata di centrodestra Elisabetta Ricci. Ma andiamo con ordine. Armando Ezio Capurro ha scelto di candidarsi perché conosce bene la macchina amministrativa e quella politica.
"Conosco bene la macchina di Rapallo e so bene che va riaccesa perché si è spenta in questi anni - commenta a Primocanale il candidato sindaco Capurro -. In città per dieci anni si è pensato solo a fare operazioni 'opportunistiche', trascurando l'interesse pubblico, facendo operazioni immobiliari dimenticandosi che serve anche l'interesse pubblico. Sugli alberghi, per esempio, se ne sono accorpati troppi, di tre ne hanno fatti uno. Io penso che il turismo si faccio con gli hotel che danno sviluppo alla città e posti di lavoro. Servono interventi di qualità e non di quantità". E allora, il motto di Capurro e della sua squadra è chiaro: "Macchine sotto e verde sopra".
Non mancano gli attacchi all'amministrazione di Carlo Bagnasco, dalla mancanza di grandi opere alla lentezza nel coprire il fiume San Francesco, "ci lavorano da otto anni". Nessun collocamento politico per Armando Ezio Capurro, che non si definisce né di destra né di sinistra. "Sono sempre stato nelle liste civiche, quando c'era la giunta Burlando in consiglio regionale, l'unica tessera che ho avuto è quella della Democrazia Cristiana, ma cinquant'anni fa, quando qui a Rapallo c'erano 3 mila iscritti - spiega Capurro -. Sto creando una squadra di amministratori e persone qualificate che possano amministrare la città ma senza colore. Rapallo ha bisogno di turismo, sport, supporto agli anziani, aggregazione per i giovani, ma senza nessun colore".
C'è poi un altro tema, che sta facendo discutere in città, ed è quello del passaggio di Pier Giorgio Brigati, vicesindaco di Bagnasco, a supporto di Armando Ezio Capurro. Proprio nelle scorse ore, Brigati, si è dimesso dal suo ruolo in giunta. "Il passaggio di Brigati non comporta nulla politicamente, anche lui ama le liste civiche, così come Giorgio Costa (sindaco di Rapallo dal 2012 al 2014 ndr) che ha scelto di venire con me". Arriva poi la stoccata a tutto il centrodestra. Ripercussioni politiche? "Beh, ho preso i due migliori, Brigati e Costa. Ma abbiamo chiuso la campagna acquisti, loro sono amici miei personali, oltre a comprendere perfettamente il mio modo di pensare". A poco più di tre mesi dal voto, con la campagna elettorale che entra nel vivo, Capurro attacca la candidata del centrodestra Elisabetta Ricci, rea di avere suoi sondaggi tra la gente, che la danno in grande crescita (LEGGI QUI). "Io credo che Ricci non sia capace a fare i sondaggi e tantomeno a fare il sindaco, il sondaggio vero sarà l'8 e 9 giugno" la stilettata di Capurro.
Capurro, Bagnasco e Forza Italia sono sempre stati molto forti a Rapallo, non teme il loro ruolo nella volata di Ricci?
Direi proprio di no, devono anche sistemarsi le guerre intestine perché Bagnasco prima era dentro e poi fuori, poi doveva scegliere lui il candidato sindaco, alla fine ha scelto Cianci e adesso non si capisce se sarà dentro o fuori la squadra della Ricci, senza simbolo di Forza Italia probabilmente. Insomma, ne vedremo delle belle e ci sarà da ridere.
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