GENOVA - "In tutta franchezza non so come si concilino l'assessore del buco da 100 milioni con l'Italia nuova che vuole costruire Calenda ma vedano loro". Il presidente di regione Liguria Giovanni Toti lancia una stoccata a Sergio "Pippo" Rossetti, ex assessore al Bilancio della Regione ai tempi della giunta Burlando, ma anche a Carlo Calenda, che questa mattina è a Genova per presentare i 31 nuovi ingressi nel suo partito tra le persone che venerdì hanno abbandonato il Pd, tra cui lo stesso Rossetti e Cristina Lodi, evento trasmesso in diretta da Primocanale alle 11:30.
Calenda a Genova per presentare nuovi ingressi in Azione: Primocanale in diretta - LEGGI QUI
"La situazione che riguarda il Pd e Calenda mi sembra molto complicata e non ho tempo di capire - ha dichiarato il Governatore a margine dell'evento sulla pubblica amministrazione a cui era presente anche il ministro Paolo Zangrillo -. Vedo il segretario del Pd che se la prende col vecchio governatore del Pd, vedo Calenda tirato da due parti ovvero da chi appoggia Bucci, come peraltro faceva lo stesso Calenda, e un altro pezzo di vecchio, vecchissimo Pd che lo trascinerà all'opposizione".
Confusione su cui sarà lo stesso Calenda a fare chiarezza ma più che il presidente Toti ad essere spettatore interessato è il sindaco di Genova Marco Bucci, dal momento che la geografia del Consiglio Comunale potrebbe cambiare radicalmente con un nuovo gruppo di Azione collocato all'opposizione. Il primo cittadino però ha sottolineato che la Lodi "è all'opposizione ma gli altri (esponenti di Azione ovvero Lorenzo Pasi e Federico Barbieri, LEGGI QUI) no" e ha chiarito che i suoi rapporti con Calenda sono "sempre stati ottimi e credo ci saranno anche oggi. Non ho avuto nessun messaggio che dice che non è mio amico. Poi come nei fidanzamenti qualcuno rompe ma per ora non ho alcun segnale, non vedo perché. Magari i cattivi rapporti li vedono i signori del no che cercano di compensare una brutta figura, parlo di quelli che perdono i pezzi per strada".
IL COMMENTO
Grazie dei consigli, caro Principe
Il Pd ha i voti e i giovani forti, ma restano i “parrucconi”