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Politica

Il dibattito è acceso. L'opposizione: "Paura per le proteste dei cittadini", il presidente del consiglio comunale: "Per via del Covid"
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GENOVA - Un consiglio comunale monotematico per discutere dei depositi chimici costieri e del loro trasferimento: l'appuntamento è martedì 18 gennaio a Palazzo Tursi su uno dei temi più caldi del momento per la città di Genova. La seduta sarà a porte chiuse a causa del Covid-19, "una scelta di buon senso fatta per tutelare la salute di tutti", spiega il presidente del consiglio comunale di Genova Federico Bertorello rispondendo agli attacchi dell'opposizione come il Movimento 5 Stelle che in un comunicato aveva commentato la notizia dicendo che fosse una decisione presa per evitare le contestazioni dei cittadini come avvenuto nell'assemblea pubblica al centro civico Buranello. I dati della quarta ondata possono dare ragione a mettere in atto qualche cautela in più, come la chiusura al pubblico del consiglio che potrà comunque seguire l'incontro via streaming. Non è convinto di questo il M5s che scrive "Se non è per paura di essere contestato, perché allora chiude Tursi? Se lo fa per la sicurezza, allora ci chiediamo: farà anche altre ordinanze per limitare gli spazi di aggregazione cittadina come cinema e teatri?". 

I depositi chimici sono compatibili con Genova? - IL COMMENTO

L'argomento, comunque, è molto sentito dai cittadini e specialmente dal quartiere di Sampierdarena: la nuova 'casa' ipotizzata da Comune di Genova e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è infatti Ponte Somalia, a circa 300 metri dalle case. I residenti della zona e i comitati, come quello di Lungomare Canepa, sono stanchi dell'ennesima "schiavitù imposta al territorio". La preoccupazione è alta, poiché si temono incidenti in banchina o lungo il tragitto di tir e treni che passerebbero sulle strade cittadine. Se per molti l'opzione zero, ovvero la riconversione della attività, sembrerebbe essere la migliore, per chi comprende la necessità di continuare ad ospitare i depositi costieri e di mantenere i trenta posti di lavoro nelle aziende Superba e Carmagnani ci potrebbero essere delle soluzioni alternative. Tra quelle ventilate dal municipio centro ovest c'è la nuova diga di Genova che potrebbe essere una collocazione abbastanza lontana dalle abitazioni, mentre la politica con Edoardo Rixi ha rispolverato l'ipotesi di Vado Ligure. 

Depositi chimici. Colnaghi: "La Lega dica con chiarezza la sua posizione" - L'ATTACCO

Il dibattito è acceso, tra il sì con riserva del Porto, i dubbi dell'opposizione, il 'no' senza possibilità di mediazione dei sampierdarenesi e del presidente del municipio Michele Colnaghi, pronti a ricorrere al Tar. Nella prima puntata de "Il programma elettorale di Primocanale", la nuova trasmissione in onda tutti i lunedì sera, sono intervenuti diversi attori principali. Francesco Maresca, assessore allo sviluppo economico porto Genova, ha tenuto a sottolineare che il trasferimento a Ponte Somalia è un "trasferimento in area portuale e che questa nuova collocazione e l'opera di riammodernamento possano evitare incidenti in futuro". Non è dello stesso avviso il Pd e Armando Sanna, vicepresidente consiglio regionale, che però non definisce più la posizione del partito totalmente a favore della riconversione.

"Ci sembra voler trasferire il problema da una parte all'altra della città, è urgente spostarli da Multedo in tempi stretti, ma in un'area più adeguata"

E annuncia: "Abbiamo approvato un documento per promuovere una discussione consapevole in città". E chissà quale potrebbe essere la proposta del futuro candidato sindaco del Pd, per cui sono ancora stati fatti solo nomi, anche se Sanna commenta: "Non credo che il 'nostro' candidato abbia un peso su questa scelta, credo che la politica quando non prende decisioni chiare e definite spacchi la città in due, mettendo contro Multedo e Sampierdarena". Edoardo Rixi, invece, chiarisce la posizione della Lega dicendo che: "bisogna trovare una collocazione che consenta di creare dei depositi moderni e sicuri per abbassare il rischio. Il Governo aveva già stanziato 30 milioni di euro in passato proprio non per ampliarli, ma per rendere più sicuro l'investimento dei privati. Sul progetto presentato dalle aziende verrà valutato attentamente. Noi però dobbiamo spostarli ad oggi, l'area giusta deve essere individuata secondo le verifiche competenti di vigili del fuoco e guardia costiera. Se poi al Pd non va bene Vado Ligure o altre soluzioni, il rischio è che si rimanga a Multedo". 

Depositi, la guerra di Grimaldi: "No a Ponte Somalia" - LE DICHIARAZIONI

Fondamentale, poi, salvaguardare anche i lavoratori, come chiedono i sindacati, che non possono essere solo i 30 dipendenti delle aziende Superba e Carmagnani ma anche tutti quei posti di lavoro che invece potrebbero essere messi a rischio con la riduzione delle attività a Ponte Somalia delle imprese che oggi sono lì. Sono diversi i nodi da sciogliere, anche se per Colnaghi e gli avvocati che hanno chiesto i documenti necessari ad Autorità di Sistema e Superba, presentato delle osservazioni critiche e rivendicato la possibilità di accedere agli atti, non c'è mediazione possibile. E i 130 milioni che dovrebbero arrivare per il quartiere "terrei fossero stanziati prima delle elezioni e che siano delle compensazioni per quello che abbiamo già patito in passato, come le sei corsie in Lungomare Canepa, non per i depositi che non devono venire a Sampierdarena", è tranchant Michele Colnaghi. E Maresca rassicura: "Sono fondi per opere necessarie per il quartiere che necessita un'opera di rigenerazione urbana". 

 

 

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