Politica

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Nel suo intervento pubblicato sul sito di Primocanale, l’ex sindaco di Sant’Olcese Armando Sanna ha evidentemente abbozzato il primo manifesto dell’alleanza Pd-5 Stelle: basta unire i puntini e l’affresco che ne emerge è quello già visto durante gli anni dell’immobilismo della giunta Doria, la filosofia della gestione del declino. Altro che sviluppo! Una decrescita infelice in pena regola, a cui la città di Genova e i genovesi non possono e non devono rischiare di tornare. L’accozzaglia di esempi riportati dall’oggi consigliere regionale Sanna confutano già di per sé il concetto di politica industriale che l’esponente del Pd vorrebbe dimostrare. Fare di tutta un’erba un fascio dalla Stoppani, emergenza ambientale non del tutto risolta nonostante 15 anni di commissariamento, all’ex Ilva di Cornigliano vuol dire confondere le acque e soprattutto non voler vedere l’evidenza dei fatti: dove non c’è stata visione di politica industriale i territori hanno subito solo gli effetti negativi delle chiusure e a fronte delle chiusure non hanno ricevuto adeguati risarcimenti né in termini di salute né in termini di lavoro e sviluppo. La nostra visione di porto e città non è quella di ripercorrere gli errori del passato, ma di guardare al futuro, coinvolgendo tutti i soggetti interessati individuando soluzioni percorribili che rispettino la salute, la sicurezza dei cittadini, lo sviluppo e la salvaguardia dell’occupazione. Con le opzioni zero, evocate da Sanna e di pentastellata memoria, come abbiamo visto di strada non se ne è mai fatta. Contrariamente a quanto Sanna sostiene, sul trasferimento dei depositi chimici è stato fatto un ampio dibattito pubblico, nel rispetto delle regole che purtroppo la situazione pandemica oggi ci impone. Arrivare a dire, poi, che la chimica è inutile anzi addirittura dannosa per il nostro territorio equivale a negare l’utilità di settori chiave della nostra economia e della nostra salute a partire dalla farmaceutica. Come può un ex sindaco non comprendere concetti tanto elementari? L’unica spiegazione è che il clima della coalizione politica di personaggi in cerca di candidato annebbi la lucidità di pensiero.

(L'autore è Assessore allo Sviluppo economico, portuale e logistico del Comune di Genova)