Politica

Il Partito democratico di Genova definisce la decisione della nuova amministrazione "vergognosa"
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CAMOGLI - Scontro politico tra il neo sindaco di Camogli Giovanni Anelli e il Partito democratico di Genova, che si è definito "incredulo" per la decisione del comune del Tigullio di rimuovere lo striscione che chiede verità per Giulio Regeni, che si trova sulla facciata del Municipio.

"Tra le sue prime priorità, la nuova amministrazione appena insediata ha deciso che lo striscione giallo, diffuso in Italia dalla campagna di Amnesty International per chiedere chiarezza sull’omicidio del giovane ricercatore torturato e ucciso in Egitto dal regime di al-Sisi, non sarà più esposto dal Comune - si legge nella nota del Partito democratico di Genova -. In una democrazia sana, l’attenzione ai diritti umani, e la richiesta di verità e giustizia quando questi non vengono rispettati, dovrebbe essere base comune a tutti gli schieramenti politici. Evidentemente, però, non lo è per la destra che oggi amministra Camogli".

Il sindaco di Camogli Giovanni Anelli spiega a Primocanale che era un suo diritto rimuoverlo, e così è stato deciso. "Lo striscione si trova nei comuni di sinistra e non in quelli di destra, noi non siamo né di sinistra né di destra, quindi ho deciso di farlo togliere. I diritti vanno difesi non con le parole ma nella sostanza, con i fatti. E questo striscione è stato troppo strumentalizzato, senza essere messo con lo scopo giusto. Se ci sarà da fare qualcosa per Regeni lo faremo, penso che la verità debba uscire e chi non l'ha fatto in tutti questi anni dovrebbe spiegare perché, ma questa è la mia decisione, senza nulla togliere a Regeni" commenta Giovanni Anelli. 

Arriva invece l'auspicio, da parte dei dem, che il sindaco Anelli "possa tornare sui suoi passi e decidere di esporre nuovamente lo striscione simbolo di una campagna che deve vedere uniti tutti e tutte, indipendentemente dalla propria appartenenza politica".

Già in altri Comuni italiani, in questi anni, è stato rimosso lo striscione che da anni invoca "la verità" sulla scomparsa del ricercatore triestino, morto nel 2016. "Rinnoviamo la nostra solidarietà alla famiglia Regeni per questa ennesima mancanza di rispetto e, ancora una volta, chiediamo verità e giustizia per Giulio" chiosa il comunicato del Partito democratico genovese. 

 

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