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Tutta la minoranza ha votato contro l'odg sul nucleare, anche nella parte che si riferiva ad Ansaldo Green Tech, per il futuro rilancio del gruppo industriale
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GENOVA - Consiglio monotematico a palazzo Tursi su Ansaldo Energia, nel consueto appuntamento del martedì pomeriggio. A convergere, dopo la discussione in aula, maggioranza e minoranza, su un documento unitario a sostegno dei lavoratori, che impegna la giunta a puntare sullo sviluppo dell'azienda. 35 i voti favorevoli, un astenuto, Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione, che ha spiegato "di non aver votato a causa della mancata presa di posizione per la denuncia in corso ai 17 lavoratori di Ansaldo, dopo le proteste dei mesi scorsi".

Sugli spalti, tra il pubblico, anche alcuni delegati sindacali e operai con le felpe della Fiom. Il consiglio monotematico ha preso le mosse da una richiesta della minoranza avanzata mesi fa. Il documento di partenza è stato presentato dal capogruppo del Movimento Cinque Stelle Fabio Ceraudo. "Ansaldo è la storia della città e come tale va preservata e rilanciata, per questo è stato importante ampliare il documento inziale presentato da noi per supportare Ansaldo Energia e per riportare al centro il lavoro nella nostra città. Sull'indagine della magistratura spero sia presto archiviata perché quei lavoratori indagati erano lì per manifestare e tutelare la propria professione".

A corollario del documento principale sono stati presentati 10 emendamenti e 3 ordini del giorno. Tutti sono stati "accettati" nell'impegnativa finale a eccezione di un odg con primo firmatario Federico Barbieri (Genova Domani) specificamente incentrato sul tema del nucleare, invitando il sindaco e la giunta a "chiedere al governo di inserire l'energia nucleare come risorsa per il mix energetico nazionale".

Tutta la minoranza ha votato contro l'odg sul nucleare, anche nella parte che si riferiva ad Ansaldo Green Tech, per il futuro rilancio del gruppo industriale. Il documento finale ha chiesto all'amministrazione di garantire la propria presenza ai tavoli istituzionali in difesa del sito genovese, di sostenere e partecipare alle iniziative messe in atto dai lavoratori e a monitorare affinché sia attuato effettivamente il piano industriale con attenzione sul rilancio della produttività della fabbrica. 

Tra coloro che sono intervenuti in aula anche il capogruppo della Lega Federico Bertorello. "Ansaldo non ha un colore politico. L’azienda non è di destra né di sinistra, ma è dei lavoratori. Oggi abbiamo votato un documento nel consiglio comunale monotematico su Ansaldo che riguarda l’azienda che deve fare un serio piano industriale. Il nostro compito è vigilare che questo piano venga rispettato e attuato - ha spiegato Bertorello -. Abbiamo lavorato con le forze di minoranza per raggiungere un documento unitario perché le tematiche del lavoro non hanno colore politico, ma a essere primario è l’interesse dei lavoratori. La Lega, ricordo, è da sempre vicina ai lavoratori, per questo oggi abbiamo presentato un documento finalizzato alla salvaguardia dell’occupazione. Quello che conta non sono le parole, ma i fatti".

In chiusura di consiglio comunale ha preso la parola anche il sindaco di Genova Marco Bucci, che non ha nascosto la propria soddisfazione: "Credo che il consiglio abbia scritto una bella pagina, abbiamo dimostrato che è possibile remare tutti dalla stessa parte senza scontrarsi su dettagli, penso che la città debba impegnarsi tutta per il lavoro, oltre che la qualità di vita, e questo è un tema su cui nessuno può dire di avere l'esclusiva". Il sindaco ha poi fatto un riferimento alle polemiche delle settimane passate e alle accuse mosse dal centrosinistra di non essere stato abbastanza dalla parte dei lavoratori. "Abbiamo partecipato attivamente alle riunioni che poi hanno portato alla ricapitalizzazione, non credo di meritare queste accuse".

Poi è entrato nel merito della crisi industriale, e ha concluso: "Quello che voglio sottolineare è che è vero che c'è stata la ricapitalizzazione ma quella non garantisce il futuro dell'azienda, quello è garantito dal piano industriale e noi, come istituzioni, dobbiamo essere di stimolo al management affinché lo faccia e lo rispetti. Dal nucleare potrebbero venire delle buone cose ma adesso bisogna tornare a vendere le turbine, altrimenti saremo al punto di prima".

 

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