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Si sono sentite anche urla dalla Buvette, poi la situazione si è tranquillizzata. Il 5Stelle Ceraudo ha chiesto di esprimere solidarietà per i 17 lavoratori di Ansaldo Energia indagati dalla procura di Genova per i blocchi dello scorso ottobre
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GENOVA - Consiglio comunale prima sospeso e poi ripreso a Genova, dopo uno scontro durissimo tra maggioranza e opposizione durante la conferenza dei capigruppo, con urla sentite distintamente anche in buvette, dopo che l'ordine del giorno di Fabio Ceraudo del M5S, in cui chiedeva di esprimere solidarietà nei confronti dei 17 lavoratori di Ansaldo Energia indagati dalla procura di Genova per i blocchi dello scorso ottobre, era stato eliminato dagli ordini del giorno finendo "fuori sacco".

Alla ripresa della seduta il documento, in cui veniva espressa "piena solidarietà a tutti i lavoratori di Ansaldo Energia per i timori legati alla crisi occupazionale" è stato votato all'unanimità in Sala Rossa. "Contrariamente a quello che tanti pensano, ovvero che non cambiamo mai idea, l'ordine del giorno fuori sacco di cui parliamo verrà ammesso alla votazione e noi lo voteremo tutti, penso e spero, positivamente -ha dichiarato il sindaco Bucci -. Ma sia chiaro che noi non vogliamo interferire con l'operato della magistratura, la solidarietà ai lavoratori non significa che interferiamo o giudichiamo l'attività della magistratura".

In una nota l'opposizione ha poi voluto precisare come il regolamento sia stato violato: "Oggi, un ordine del giorno che esprimeva solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici di Ansaldo Energia, proposto dalla minoranza e approvato all'unanimità durante una regolare Conferenza Capigruppo, è stato poi eliminato da una seconda Conferenza, riunitasi senza che le convocazioni arrivassero - spiegano -. Appare evidente come il Sindaco e la sua Giunta ritengano legittimo far prevalere la propria volontà con ogni mezzo, anche violando costantemente il regolamento. Le sue dichiarazioni - concludono citando Bucci - alla ripresa dei lavori non eliminano le ostilità che questa amministrazione comunale ha avuto nei confronti di lavoratori e lavoratrici di Ansaldo Energia, confondendo l'esercizio di un diritto costituzionale con il teppismo".