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Per il presidente della Liguria è necessario valutare un possibile nuovo accordo di programma
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GENOVA - Tra i temi centrali che riguardano Genova ce n'è uno che al momento rappresenta non solo motivo di preoccupazione ma anche di scontro. Stiamo parlando della riconversione delle aree ex Ilva che al momento, per buona parte, sono inutilizzate. Al riguardo è intervenuto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, a margine di un'uscita istituzionale. "Futuro ex Ilva? C'è stata una riunione importante di un governo che si è appena insediato che ha tracciato un percorso di riconversione di Taranto nel corso di un decennio verso la tradizione ecologica senza rinunciare all'acciaio e di un percorso di breve periodo per la riaccensione dell'altoforno, la messa in sicurezza della produzione e la crescita dei volumi e anche una promessa di aumentare investimenti sulla banda stagnata su Genova - ha spiegato il presidente Toti -. Adesso si tratta di mettere in fila tutto questo e vedere cosa porterà in termini di ricchezza e occupazione. Quali investimenti realmente andranno su Genova e quale forza lavoro verrà impegnata".

Secondo Giovanni Toti 1 milione di metri quadrati in quella posizione "sono un patrimonio importante che non deve andare perduto. Io credo che si possa, senza contrapporre attività ad attività, dare più lavoro possibile a questa città. Con grande pacatezza e tranquillità vedremo di cosa ha bisogno l'ex Ilva per ripartire. Soprattutto se sarà la volta buona perché di false partenze ne abbiamo viste a bizzeffe negli ultimi anni, una volta stabilito questo vedremo cosa sarà possibile ridare alla città. Il ministro ha proposto un accordo di programma nuovo per il rilancio dell'acciaio in Italia credo sia il momento per utilizzare quello strumento per una verifica del nostro accordo di programma" ha concluso Toti.