GENOVA - "Sessione di bilancio del Consiglio comunale di Genova. Richiesta intervento urgente in tutela delle prerogative dei consiglieri comunali e dei diritti di effettiva partecipazione delle minoranze". Questo l'oggetto della lettera firmata e inviata al prefetto da tutti i gruppi di opposizione in consiglio comunale a Genova per chiedere di intervenire e interrompere comportamenti "lesivi" nei confronti della stessa minoranza.
Il consiglio comunale genovese dovrebbe riunirsi il 21, 22 e 23 dicembre per discutere e votare il bilancio dell'ente. L'obbiettivo della giunta è l'approvazione entro la pausa festiva. Per riuscire a rispettare i tempi però, secondo la minoranza, è stato penalizzato il lavoro preparatorio alla discussione in aula in particolare con la compressione delle commissioni Bilancio in pochi giorni, sei effettivi, e 11 sedute, dal 12 al 19 dicembre.
"Undici sedute ravvicinatissime, ciascuna delle quali comprensiva di più temi disomogenei - si legge nella lettera -, impossibili da trattare compiutamente nel poco tempo a disposizione", sottolineano dall'opposizione. Altro aspetto toccato nella lettera al prefetto riguarda la convocazione della conferenza dei capigruppo che "sta avvenendo in orari e con modalità non consone a garantire la partecipazione di tutti i rappresentanti dei gruppi". Nella lettera si parla anche di "documenti legati al bilancio di partecipate come Porto Antico e Farmacie negati in violazione del Tuel" e del fatto che l'approvazione del bilancio avrebbe potuto avvenire anche nei giorni del 27 e 28 dicembre senza costringere l'aula a sacrificare il tempo delle commissioni.
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