ROMA - E' stato firmato il contratto degli enti locali, si prevedono aumenti fino a 118 euro per 430 mila dipendenti. A rendere nota la sottoscrizione del Contratto collettivo nazionale del comparto funzioni locali, per il triennio 2019-2021, è il ministro genovese per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo: "Soddisfatto per la firma che riguarda 430 mila dipendenti di Comuni, Province, Regioni e Camere di Commercio, con un incremento retributivo fino a 118 euro e importanti novità che riconoscono il merito e le competenze".
Il contratto collettivo nazione per gli enti locali regola i rapporti che si instaurano tra la Pubblica amministrazione e i suoi lavoratori: Regione, Provincia, Comune, polizia locale, sono alcuni degli enti sottoposti a questa disciplina. Lo stipendio dei dipendenti pubblici è in media di 35.355 euro lordi l’anno, mentre nell’amministrazione locale si arriva a 37.435; gli stipendi più alti sono quelli riconosciuti agli addetti degli enti di previdenza: 46.341 euro di media - i dati sono riferiti all’ultimo anno disponibile, il 2018, e sono stati calcolati da Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.
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L'accordo del contratto degli enti locali si caratterizza per numerosi cambiamenti riguardo gli aspetti salienti del trattamento normo-economico del personale. L'incremento medio della retribuzione del comporto è pari a 100,27 euro mensili per tredici mensilità e gli arretrati medi del contratto si aggirano intorno ai 1700 euro. All'interno dell'accordo è stato delineato un nuovo regime rispetto alle progressioni economiche orizzontali che prevedono delle "differenziali stipendiali", ossia incrementi finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale acquisita dai dipendenti nel corse del loro lavoro.
"Il confronto costruttivo tra Aran e sindacati, che ringrazio, ci permette di tagliare un altro significativo traguardo nel percorso di rilancio dei rinnovi contrattuali - sottolinea il ministro Zangrillo in una nota - a conferma della centralità nell'agenda del governo del tema del lavoro pubblico. Dopo il contratto della sanità e quello della scuola, diamo un altro segnale di attenzione a dei lavoratori cruciali per lo sviluppo del Paese perché, con competenza e impegno, garantiscono il funzionamento degli enti territoriali più vicini ai cittadini".
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