Politica

E' una questione politica o tecnica? Ecco le risposte
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I ritardi sul Terzo Valico sono responsabilità della politica? Anche di questo si è parlato nella puntata del lunedì del programma politico di Primocanale. Lo spunto nasce dall’ennesimo ritardo, denunciato da una nostra inchiesta, che affligge il cantiere ferroviario più importante del nord ovest: la talpa che stava scavando una delle gallerie si è dovuta interrompere, con conseguente cassa integrazione per gli addetti, a causa del terreno giudicato troppo friabile dai tecnici che stanno operando. Perché se ne sono accorti solo adesso?

“Siamo molto preoccupati perché davamo il Terzo Valico ormai per acquisito”, dice Massimo Giacchetta, presidente di Cna. Ma sono i politici che devono assumersi la responsabilità della continua dilatazione dei tempi delle opere italiane?

“Bisogna distinguere tra responsabilità politiche e tecniche – dice Gianni Berrino, neo senatore di Fratelli d’Italia – se un talpa meccanica si blocca per un inconveniente tecnico non è possibile imputarne la responsabilità ai politici”. Di diverso avviso i nostri editorialisti Franco Manzitti e Davide Lentini: “La politica finge di prendere decisioni, si presenta sui cantieri solo per fare passerelle, sono più di vent’anni che il problema resta irrisolto”, tuona Manzitti. “La politica deve prendere decisioni che sono, in questo caso, di ordine economico – rincara Lentini – se la talpa va rimossa, se è necessario procedere in modo diverso, servono una decisione e un finanziamento”.

Francesco Bruzzone, eletto alla Camera per la Lega, ricorda il modello con cui la politica italiana ha saputo mantenere tempi e costi: “E’ quello che abbiamo fatto a Genova con la ricostruzione del ponte. Servono i finanziamenti, norme precise e volontà di lavorare in modo rapido e in sicurezza”.

Per Sergio Pippo Rossetti, consigliere regionale del Partito Democratico, “non è vero che il centro sinistra è stato incerto sulle grandi opere: sulla Gronda, ad esempio, abbiamo detto sempre Si, il problema è che pochi, tranne Primocanale, ricordano che il vero nemico di quest’opera è stata la Società Autostrade. Sul Terzo Valico, invece, ritengo che non avere coscienza di quello che si trova all’interno di una galleria sia davvero stupefacente”.  

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