GENOVA - Terrazza incontra Lorenzo Basso, candidato ligure capolista al Senato per il Partito Democratico e la coalizione che comprende +Europa, alleanza Europa Verde e Sinistra Italiana e Impegno Civico di Luigi Di Maio: Maurizio Rossi, presidente di Terrazza Colombo e senatore della XVII legislatura membro della commissione traporti, esperienza condivisa dallo stesso Basso che, però, nel 2018 non fu rieletto in quanto lettiano e nonostante questo rimase all'interno del partito. "Ho continuato anche quando non condividevo alcune scelte del partito", commenta l'imprenditore. Diplomatosi al liceo scientifico, genovese doc, negli anni ha ricoperto diversi incarichi politici da segretario regionale del partito e consigliere regionale, fino all'esperienza da deputato. Ma negli anni è continuata anche la sua attività da imprenditore nell'ambito di information technology.
Persona di grande esperienza, è il responsabile della Scuola di Politiche di Letta in Liguria e proprio per questo tra i punti fondamentali c'è la volontà di "ricostruire un meccanismo e un rapporto tra eletti ed elettori che devono essere loro ad esprimersi sull’operato di chi li ha rappresentati: sul limite dei due mandati, credo che la politica sia un impegno gravoso per chi lo assume seriamente".
"Quando ho fatto il segretario regionale del Pd chiesi le primarie per scegliere i candidati, credo sia importante ricostruire il legame, il meccanismo si interrompe altrimenti. Serve anche costruire la professionalità della politica per portare risultati concreti e non comunicati stampa"
Tra i temi toccati quello dei giovani nella "città più vecchia d’Europa". "Dobbiamo guardare come funzionano le città davvero attrattive, si è un po' persa la vocazione del saper fare. Genova era una città di industria e alta ingegneria, la città deve integrarsi con tutte le realtà innovative che la circondano. Lanciammo uno degli 8 centri di innovazione e fare squadra con l’università di Genova ci aiutò a portare a casa un grande centro di ricerca. Dobbiamo guardare al domani anziché rimpiangere il passato". E da consigliere regionale tra le leggi approvate con la sua firma, oltre a quella del 2012 dell'antimafia, c'era quella per riportare indietro i talenti: "Non è stata applicata, l'obbiettivo era incentivare i nostri ragazzi con un credito di fare esperienze all’estero per poi tornare indietro, con la dote che veniva rimborsata al rientro".
Basso è uomo del fare e condivide in linea teorica alcuni punti di contatto con l'attuale sindaco di Genova Marco Bucci, tant'è vero che commenta: "Penso che abbia fatto qualcosa di positivo con la voglia di riportare alto il morale e guardare in grande"
"Non ho commenti positivi sulla sua gestione della città, vista la difficoltà a raggiungere gli obbiettivi economici, di numeri e di progetti che si è prefissato"
Primo esempio su tutti per lui è quello del trasferimento dei depositi chimici a Sampierdarena, "una decisione imposta senza condivisione con i cittadini che non risolve, ma sposta un problema, creando problemi nello stesso porto e una perdita di posti di lavoro: il sindaco deve costruire percorsi partecipati per decisioni di questo tipo". Maurizio Rossi, in questa conversazione a Terrazza prima dell'appuntamento elettorale del 25 settembre, obbietta "io ero per opzione 0, la sinistra ha avuto in mano la città per anni e non ha mai risolto il problema". Ma per Basso la soluzione poteva stare nella nuova diga.
Sui dibattiti aperti da "Il programma elettorale di Primocanale", come l'aeroporto di Genova, le aree ex Ilva e il quadruplicamento ferroviario, Basso ha una idea ben precisa: "Abbiamo spazi e occupazione importanti qui a Genova, tutti gli accordi presi devono essere garantiti, ma se ci sono piani industriali della proprietà che portino più occupazione. Non possiamo pensare che questi temi vengano vissuti come qualcosa di estraneo dalla città, questo ragionamento va fatto non aprendo ad un piano regolatore portuale, ma una progettualità che tenga conto di tutta la città".
"Noi ci impegniamo a portare avanti queste battaglie: servono infrastrutture utili che non blocchino la città, noi abbiamo bisogno non solo del raddoppio ferroviario e della Gronda, ma di un disegno generale a livello nazionale che si focalizzi sulla Liguria"
Per votare il Pd, bisognerà mettere una x sul simbolo del partito, ma dal 26 di settembre si riapriranno i giochi delle alleanze. Secondo Basso "non credo faremo nessun accordo coi 5 stelle, oggi la campagna elettorale ha visto due percorsi paralleli, sono contento che il Movimento abbia però smesso di dire che non è né di destra né di sinistra ma che si definisca 'progressista': questo sia un buon auspicio per il futuro". Il risultato, però, per lui non è già scritto e per questo invita ad andare a votare tutti i cittadini.
IL COMMENTO
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