Politica

La conversazione con il presidente di Terrazza Colombo Maurizio Rossi in vista delle elezioni politiche del 25 settembre
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LIGURIA - Terrazza incontra Giovanni Toti in una conversazione a tutto campo con il presidente di Terrazza Colombo Maurizio Rossi. Il presidente di Regione Liguria e leader di Italia al centro, che alle prossime elezioni si presenterà nella lista unica con Lupi e Brugnaro Noi Moderati, ha analizzato quella che è ed è stata questa campagna elettorale "molto particolare", con uno sguardo incentrato anche sulle sue alleanze centriste. "E' la prima volta che la diaspora di moderati e riformisti - sparpagliati in liste e partiti da sempre divisi - si è riunita con tutti insieme in una lista che conta di essere molto utile anche dopo le elezioni".

"Siamo all'interno di una coalizione che lotta per governare il paese, rispetto a chi ha scelto una strada solitaria e che difficilmente avrà modo di dire la sua"

Il riferimento al Terzo Polo è evidente e le posizioni delle ultime settimane prima della caduta del Governo avevano fatto pensare che Toti fosse più affine a Carlo Calenda e Matteo Renzi. "Sono entrambi due persone che stimo, ma l'uno verso l'altro si stimano meno di quanto io stimi loro, si sono detti cose che io non avrei mai detto nemmeno a chi mi buca tutte e quattro le ruote della macchina: non credo che avrei potuto costruire una alleanza con loro. Il Terzo Polo vanti correttezza e serietà dopo essersi preso e lasciato con Letta". E alla domanda di Maurizio Rossi sul suo rapporto con Luigi Brugnaro risponde: "Sono rapporti diversi, io e Brugnaro abbiamo fatto un po' di strada insieme, ci siamo poi separati, è il sindaco più amato d'Italia stando al Sole 24 ore e abbiamo condiviso diverse esperienze". 

"Noi Moderati abbiamo quella concretezza propria di chi ha voglia di cambiare le cose per davvero. Conto che si creerà un partito insieme, se i moderati vogliono tornare ad avere una voce in capitolo verso chi invece si è più sbilanciato verso Fratelli D'Italia e Lega, devono imparare a stare insieme"

E cita anche il partito che ha lasciato da tempo, Forza Italia, commentando: "mi auguro che anche loro si renderanno conto che è finita l'era del meno siamo meglio è". Lo stesso vale anche per Azione e Italia Viva, che secondo Toti hanno vita breve: "Il problema è che se Salvini non va bene, Meloni non va bene, Letta non va bene, il M5s non va bene, Toti forse va bene, ma non sappiamo resti da solo: non scommetto di certo che durino insieme dopo il 25 di settembre Renzi e Calenda". 

Non è così semplice prevedere i numeri dei singoli partiti, dato che per queste elezioni anticipate c'è una gran parte di popolazione ancora indecisa o disillusa, tanto da non voler andare a votare. Ma per il leader di Italia al centro la strada è tracciata: "Non credo ci siano molte variabili, il Terzo Polo avrà un discreto risultato elettorale che però non conterà nulla per i prossimi 5 anni, meno di quanto si aspettano Renzi e Calenda perché sono due persone che si sovrastimano. Di certo questa è una legge elettorale in cui i cittadini scelgono troppo poco, i collegi sono troppo grandi per cui non si riesce a trovare il proprio rappresentante". E lo scenario più probabile è quello con Giorgia Meloni come premier secondo Toti che da alleato e competitor le fa i suoi complimenti: "Io mi auguro che i liguri e gli italiani voteranno Noi Moderati, ma dobbiamo riconoscere che Giorgia Meloni abbia fatto una straordinaria campagna elettorale". 

Tanti i temi affrontati con il presidente di Terrazza Colombo Maurizio Rossi, temi centrali per il futuro della Liguria, che ha ribadito come: "nel nostro programma elettorale abbiamo messo sul tavolo diverse problematiche e spunti su cui riflettere". Primo su tutti il quadruplicamento della Tortona-Milano che ha scatenato un diverse reazioni tutte concordi dei candidati liguri a Senato e Parlamento (LEGGI QUI). "Il progetto in fase di realizzazione del quadruplicamento prevedrebbe binari “low cost”, in grado di consentire come velocità massima 160 km/h, anziché almeno 250 (non dico 300/350). E questa scelta sarebbe esclusivamente legata a motivi di risparmio economico perché i binari da 250 km/h sarebbero più costosi", ricorda Rossi. "Oltre a questo, c'è poi il tema dei regionali tra Pavia e Milano per cui servirebbe un sestuplicamento dei binari, perché senza un collegamento diretto con Genova, la velocità sarebbe ancor meno dei 160 km/h possibili". E annuncia che quanto ribadito nel corso di queste settimane sul nostro sito e in tv sia ora oggetto di valutazioni all'interno di Rfi

"Sono ottimista e io credo che l'opera del Terzo Valico andrà completata con gli standard richiesti e necessari per collegare Milano al primo porto del Mediterraneo", ha detto Toti, convinto che il futuro ministro dei trasporti possa far procedere i lavori per il meglio. E quel ministro potrebbe essere Edoardo Rixi, Lega, candidato nell'uninominale alla Camera nel collegio 1: "Gli auguro davvero il meglio anche per il lavoro fatto insieme per il Ponte Morandi e credo che sarebbe un giusto risarcimento per una vita politica interrotta per una vicenda giudiziaria finalmente chiarita". 

L'altro grande nodo è quello dell'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova, la cui concessione scadrà nel 2029: per Toti entro quella data "l'aerostazione sarà rinnovata, avremo un volume di passeggeri pari ad un milione e 700 mila l'anno stando bassi, un sistema nautico d'eccellenza tra refitting e nuove marine per l'offerta di posti barca". Prosegue quindi il lavoro da governatore come da impegno fino al 2025 e per la 'sua' Liguria, in primis implementando e digitalizzando la sanità, il cui assessorato è comunque intenzionato poi a demandare a qualcun altro. Intanto a Roma per questo appuntamento elettorale Toti punta a portare l'esperienza di governo tutta ligure e le competenze delle persone scelte e capaci "che conoscono bene il territorio e non calate dall'alto".