GENOVA- "Matteo Salvini frequenta molto la regione Liguria ma talvolta penso che non colga fino in fondo i segnali, come accade in questo caso". Lo ha detto stamani il governatore ligure Giovanni Toti rispondendo, a margine di un convegno sulle crociere a chi gli chiedeva un commento alle parole del leader della Lega che ha detto che non c'è bisogno di allargare il centrodestra verso il centro (LEGGI QUI).
"Nessuno vuol allargare alla sinistra il centrodestra - ha detto Toti -, a meno che non ci sia qualcuno che vuole che sia così, spingendo fuori chi vuol dare il proprio contributo. Credo che oggi si dovrebbe tenere conto che sia a destra che a sinistra il 44% dei consensi a queste amministrative sono andate a liste civiche di ispirazione locale e moderata da una parte e dall'altra. Credo che si dovrebbe tenere conto che, con un partito come Forza Italia che ormai in regione Liguria è quasi evaporato e che in Italia ha un termometro che non segna buona salute, il polo moderato ha bisogno di una rappresentanza che si allarghi, senza nulla togliere alla storia di Forza Italia, ma allargando ad altri. Penso che oggi l'impegno dei leader importanti, e Salvini è uno di questi, debba essere quello di costruire una nuova casa del centrodestra" che abbia "una confortevole area per quel popolo moderato che ha votato Toti, Bucci, Lagalla, il candidato di Catanzaro e ha votato tanti bravi sindaci. Altrimenti rischiamo di perdere un'occasione perché il centrodestra tradizionale con tre partiti, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega, rischia di non avere numeri né classe dirigente".
"Invertiamo il percorso: portiamoci a casa la volontà di tanti bravi amministratori del territorio, costruiamo anziché sul Parlamento sulle amministrazioni locali la nostra offerta di governo, costruiamo una Costituente dove tutti possano dialogare alla pari - continua il presidente di Regione Liguria -, dove i quarti di nobiltà vengono azzerati, dove la storia del passato venga superata per costruire la Terza Repubblica di questo Paese. E' una sfida ambiziosa che spero la Lega tra i nostri alleati colga. L'alternativa a un centrodestra chiuso in se stesso e che guarda solamente alla tradizione e alla sua storia sempre più ristretta rischia di dare spazio al centro, questa volta si, a qualcosa di alternativo a questa visione che rischia di far perdere le elezioni - ha concluso -. Se qualcuno vuole vincere le elezioni credo che il modello Genova vada applicato al modello nazionale in pieno. Chi non l'ha colto penso sia stato distratto".
A sole poche ore dalla dichiarazione i leader liguri del partito del centrodestra Forza Italia hanno subito ribattuto: "Leggiamo con stupore le dichiarazioni del presidente Giovanni Toti, secondo cui Forza Italia sarebbe ‘un partito quasi evaporato in Liguria’. Forse all’amico Giovanni è sfuggito che Forza Italia nella città di Genova ha aumentato i propri voti rispetto alle regionali del 2020. Nello stesso periodo sono invece evaporati 40.000 voti della lista Toti, che ha perso il 70% dei propri consensi". Si legge nella nota firmata il coordinatore regionale di Forza Italia, Carlo Bagnasco, i parlamentari Roberto Cassinelli e Roberto Bagnasco ed il capogruppo in Regione Liguria, Claudio Muzio.
"Lo staff del presidente Toti dovrebbe sottoporgli dati corretti, che testimoniano semmai la crescita di Forza Italia, pronta a fare la sua parte nel prossimo governo della città con l’equilibrio e la determinazione che la contraddistinguono".
IL COMMENTO
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