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Contatto Dinan-Ferrero negli Usa, Vialli garante. "Congelato" Giampaolo
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Prima il tweet di Enrico Mantovani, accompagnato dal video della canzone “New York New York”, poi l’indiscrezione del viaggio del presidente Massimo Ferrero negli Stati Uniti, probabilmente proprio nella Grande Mela per incontrare Jamie Dinan, magnate del Fondo Management Capital e capofila del gruppo internazionale guidato da Gianluca Vialli per l’acquisto della Sampdoria.


Sulla base di questi indizi, la fantasia dei tifosi blucerchiati si è messa in moto alimentando l’idea di una Sampdoria a stelle e strisce (nella foto), garantita dalla figura dell’ex capocannoniere dello scudetto. Nel contempo la posizione di Marco Giampaolo è stata congelata, in attesa degli sviluppi societari. L’allenatore ha ancora un anno di contratto, ma ha chiesto garanzie tecniche. Che Ferrero non può dargli. E Vialli, a cui Giampaolo piace molto, probabilmente sì.


Tutto fermo, anche perché Ferrero deve essere affiancato negli Usa dai vicepresidenti Antonio Romei e Paolo Fiorentino per trattare nei dettagli la parte economica, non ancora del tutto soddisfacente per l’attuale presidente. Continuano a ballare una trentina di milioni, ma la distanza è colmabile attraverso un’operazione di ingegneria finanziaria messa a punto da Stefano Oliva, direttore di York Capital in Europa.


Come sosteniamo da tempo, l’unica trattativa seria, concreta e prolungata per il cambio di proprietà della Sampdoria è da mesi, esattamente dallo scorso autunno, con un primo approccio addirittura a luglio, quella con Vialli e i suoi sostenitori. Tra questi, quale sponda genovese dell’operazione, ci sarebbero anche Enrico Mantovani (pronto ad entrare nel nuovo consiglio di amministrazione, come annunciò a Gradinata Sud) ed Edoardo Garrone, che in questi mesi ha seguito da vicino gli sviluppi della trattativa. L’operazione è entrata nella fase cruciale e il closing potrebbe esserci già lunedì.


L’alternativa è rappresentata dalla prosecuzione della gestione Ferrero, ma con numerose incognite: una società da ricostituire nell’area tecnica (allenatore e dg compresi), una squadra da rifondare (Andersen e Praet sono in partenza), una tifoseria disillusa da riconquistare e probabilmente un processo penale da affrontare. In ballo non c’è solo la Sampdoria di oggi ma, soprattutto, quella di domani.