È ancora tutta da decidere la vicenda legata alla delocalizzazione del petrolchimico di Multedo. Il vertice di ieri, tenutosi a Palazzo San Giorgio, non ha partorito la scelta definitiva, ma è stata occasione per ribadire la ferma volontà delle autorità locali di rispettare la "promessa fatta alla città".Da tempo si lavora per dislocazione, ritenuta necessaria sia dai residenti sia dalle aziende, dei depositi petrolchimici. Tre le ipotesi al vaglio: Pra', Sampierdarena e Cornigliano.
Pra' - Ipotesi caldeggiata dal Comune che preme su autorità portuale per indirizzarsi su questa pista. Soluzione che ha trovato oppositori: i residenti prima di tutto. Poi alcuni operatori portuali come il Psa di Pra' guidato da Gilberto Danesi. Le perplessità riguardano la movimentazione dei prodotti petrolchimici in arrivo dal mare. Se anche la collocazione dei depositi fosse lontano dalla fase, i pericoli sarebbero legati alle operazioni di carico e scarico in prossimità di strade e ferrovie dalle case
Sampierdarena - È la scelta "preferita" dalle due aziende, la Carmagnani e la Superba. Le due società vedrebbero la delocalizzazione sotto la Lanterna, a San Benigno, la più congeniale.
Cornigliano - Ultima ipotesi, infine, quella di trasferire le due società di Multedo a Cornigliano, nell'aex aree Ilva. Resta in termini percentuali certamente la meno accreditata,anche se non dle tutto scartata. In questi spazi potrebbe esser realizzato un deposito di Gnl (gas naturale liquefatto) pronto ad essere utilizzato, in quanto carburante eco-sostenibile, per rifornire le navi di ultima generazione. Opera dal costo di 80 milioni di euro, discussa da oramai un decennio.
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