porti e logistica

Questa mattina manifestazione sull'Aurelia
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Sedici milioni di euro pronti per il progetto delle Dune. A Prà Palmaro nel ponente genovese è un'idea di cui si parla da anni, quasi un miraggio, ma ora secondo quanto risulta alla nostra redazione ci siamo davvero.

Nei prossimi giorni l'Autorità Portuale dovrebbe ufficializzare l'investimento che consentirebbe alla delegazione quella protezione dal porto che finora ha creato non pochi problemi di convivenza.

Le dune che verrebbero realizzate tra l'Aurelia e il fronte mare sarebbero un nuovo polmone verde per Prà Palmaro ma avrebbero anche il compito di costituire un importante filtro contro l'inquinamento acustico generato dalle attività portuali e ferroviarie. I cittadini scesi in strada per una manifestazione simbolica ma piuttosto significativa dal titolo 'I praesi vedono, sentono, parlano' hanno accolto con la notizia con favore ma ora vogliono vedere i fatti.

'Noi come fondazione Primavera - ha raccontato Ernesto Soressi - abbiamo proposto tempo fa la realizzazione di queste dune per evitare questo impatto sia sonoro che visivo del porto su Prà. Ci fa molto piacere che qualcosa si sta muovendo, purtroppo se ne parla da troppo tempo e vediamo pochi fatti e quindi speriamo che questa sia la volta buona'

Dunque c'è speranza e comunque sempre la voglia di lottare perché la qualità della vita migliori. La movimentazione dei container, i treni che frenano, i tir che transitano sono infatti per Prà Palmaro un problema sempre attuale.
La delegazione ora di fatto è divisa in due.C'è una parte che ha beneficiato di investimenti come la fascia di rispetto, ma ce n'è una che invece soffre ancora perché le attività portuali sono lì poco oltre la strada.

E allora ecco la nuova manifestazione sull'Aurelia questa mattina con il consiglio della comunità praese che raccoglie una ventina di associazioni. Simbolo della protesta tre uomini a bordo strada in tuta da lavoro, mascherina e cuffie antirumore.

'Tutto questo per attirare l'attenzione - racconta Guido Barbazza della fondazione Primavera - per focalizzarla sulla necessità assoluta di una velocizzazione delle opere programmate da anni dall'autorità portuale in particolare su dune ed elettrificazione delle banchine. Si tratta di disagi che si potraggono da 40 anni soprattutto sul sestiere di Palmaro'

La vita quotidiana a Palmaro dunque è complicata, ma il territorio, che ha già combattuto con profitto in passato, vuole difendere la propria salute e continua la mobilitazione.

'Noi non ci fermiamo - racconta Piera, una residente - siamo stufi di sopportare i rumori continui della movimentazione dei tir sia di giorno che di notte'. Gli fa eco Niclo Calloni che è il presidente della comunità delle associazioni di Prà Palmaro che aggiunge il problema treni: 'Con i convogli in frenata diretti in porto è impossibile tenere le finestre aperte'. Serve un cambiamento che anche la farmacia di Palmaro sostiene a gran voce.

'Come farmacista di Palmaro - dichiara - è difficile consigliare i clienti di farsi una passeggiata qua con l'inquinamento che c'è quindi portiamo avanti la nostra battaglia'.