porti e logistica

Il piano dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale
1 minuto e 38 secondi di lettura
Il cold-ironing, sistema che prevede l'elettrificazione delle banchine per consentire alle navi in sosta nei porti di allacciarsi alla rete terrestre e spegnere i generatori di bordo, rumorosi e inquinanti, a Genova è già una realtà, e l'Autorità di Sistema Portuale sta lavorando per estenderlo a diverse aree dello scalo. "Il cold-ironing è già pienamente funzionante nell'area delle riparazioni navali, dove una buona parte delle navi in sosta lo utilizza" ha spiegato Giuseppe Canepa, dirigente del settore ambiente dell'Adsp genovese, in occasione del convengo "L'elettrificazione delle banchine dei porti del Mar Ligure Occidentale", organizzato a Palazzo San Giorgio per fare il punto su questa tecnologia.


"Come authority stiamo però lavorando per estendere il cold-ironing ad altre zone del porto: questo sistema sarà pronto per essere utilizzato al terminal PSA di Prà entro un anno. Il progetto, che vale circa 12 milioni, di cui 8 direttamente erogati dall'Adsp, ha avuto una gestazione abbastanza lunga - ha ricordato Canepa - ma lo scorso 8 maggio, completate tutte le fasi autorizzative e progettuali, l'appaltatore Nidec ha ricevuto il via libera a partire coi lavori, che inizieranno non appena la società avrà selezionato si suoi fornitori. Serviranno 14 mesi dalla data dell'8 maggio per completare l'opera". In fase di studio è poi un sistema analogo per i traghetti che scalano la Stazione Marittima, "anche se i tempi di sosta sono molto brevi, forse troppo", mentre per la banchina crociere di Savona "stiamo valutando le possibilità di elettrificazione in collaborazione con Cetena e con la stessa Carnival (che controlla Costa Crociere), corporation molto attenta ai temi ambientali che sta spingendo per avere il cold-ironing nel suo terminal savonese". Infine, per restare a ponente, Canepa ha ricordato che "anche la nuova piattaforma container di Vado Ligure è già predisposta per il cold-ironing. Spetterà poi al terminalista decidere se sfruttare effettivamente questa potenzialità"