cronaca

Oltre 12mila sanzioni in Italia, polizia in chiesa a Sanremo
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Sono oltre 12.500 gli italiani sanzionati nelle ultime 24 ore per aver violato le prescrizioni sul contenimento del coronavirus: 12.514 non hanno rispettato i divieti anti-contagio, 104 hanno dato false dichiarazioni e 53 hanno violato la quarantena. Complessivamente 280.717 le persone controllate dalle forze dell'ordine, secondo i dati del Viminale. Gli esercizi commerciali controllati sono stati invece 89.931: 179 i titolari sanzionati, per 35 e' stata disposta la chiusura.

La piazzetta di Portofino e i litorali delle località balneari del ponente e del levante deserti, 'immacolati' i sentieri dei parchi, blindate le uscite dei caselli autostradali e operai al lavoro nel cantiere del nuovo ponte di Genova. E' l'immagine della Pasqua in Liguria al tempo del coronavirus. Il ponte pasquale è sempre stato per la Liguria uno dei momenti top per il turismo ed e' choccante vedere le mete tradizionali senza vita. Deserti anche i sentieri dei parchi e non solo in quello delle Cinque Terre, anche quelli di Portofino e del Beigua. E' il tempo dei 'rumori' della natura. L'Alta Via dei monti liguri, percorso che attira migliaia di biker per uno sport ambientalista che permette dall'alto dei monti di vedere la distesa del mare, è chiusa.

A Sanremo taxi immobili e strade deserte. Una pattuglia della polizia è intervenuta nella Città dei fiori dopo una segnalazione fatta da alcuni cittadini che riportavano la presenza di fedeli all'interno della chiesa del Borgo. Sul posto gli agenti hanno controllato la situazione. Da quanto emerso tutto era conforme alle disposizioni previste: non erano infatti in corso funzioni religiose e gli accessi alle chiese, che possono restare aperte, sono contingentati. La spiaggia di Alassio, una delle più amate dai piemontesi, è vuota: ora padroni sono i gabbiani.

A Genova nel borgo di Boccadasse reso celebre dalla fidanzata di Montalbano nei romanzi di Camilleri, c'è solo il rumore del mare. E sulla passeggiata di corso Italia, il lungomare cittadino, c'è solo una presenza: la brezza marina. Il silenzio è rotto dal passaggio di un'auto della polizia municipale: un agente con il megafono invita a stare a casa e a non assembrarsi in spiaggia o in aree verdi. Tutto è fermo, ma non il cantiere del nuovo viadotto. Il lavoro non si ferma neppure a Pasqua. Entro il 21 aprile deve essere terminata la struttura in acciaio: mancano poco più di 100 metri. Il ponte: simbolo dell'Italia che ce la fa.

"Rimboccandoci le maniche, lavorando tutti insieme ce la faremo anche questa volta, usciremo dal tunnel ancora piu' forti e migliori di come siamo entrati", ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci. "Ci stiamo rimboccando le maniche per uscire dal tunnel, stiamo lavorando tutti insieme, abbiamo bisogno di speranza, di forza e di coraggio, saremo in grado di superare le prove come lo abbiamo sempre fatto da secoli, noi liguri e genovesi abbiamo sempre superato tutte le prove che abbiamo avuto in questi anni", ha detto il sindaco.

Il presidente Giovanni Toti ha riferito di telefonate ai sindaci del territorio che hanno testimoniato la piena funzionalità della macchina dei controlli, che ha schierato più di 3000 uomini tra polizia e municipale. E nel momento in cui il coronavirus continua a colpire, il governatore ligure ricorda la bellezza straordinaria del cantiere del ponte al lavoro anche nel giorno di Pasqua. "Un ponte che rappresenta la speranza e il futuro", ha detto Toti.

Flash mob pasquale invece dai balconi di Riomaggiore, una delle perle delle Cinque Terre, in provincia della Spezia. Gli abitanti hanno steso alle finestre lenzuola bianche con scritto "Ciao". Un messaggio per i turisti lontani che normalmente affollano e danno lavoro al piccolo borgo durante i ponti di primavera e in estate. Quest'anno non è così. I carruggi e le piazzette affacciate sul mare sono vuoti per il lockdown da coronavirus. Un saluto che vuole fare, attraverso i social network, il giro del mondo e diventare un "arrivederci a presto". Ne Tigullio, controlli intensificati anche a Recco dove in via sperimentale la polizia locale ha utilizzato un drone che ha permesso di sorvegliare la cittadina dall'alto per individuare eventuali violazioni.

Qualche furbetto ci ha provato in ogni caso. "A Cairo Montenotte non ci sono spacciatori. Per questo sono venuto a Genova". E' quanto ha ammesso un uomo di 51 anni sanzionato dai poliziotti delle volanti in via Buozzi. L'uomo è stato notato dagli agenti mentre era in compagnia di un senegalese. Quando i due si sono accorti di essere osservati sono entrati nella stazione della metro di Di Negro. Il pusher è riuscito a fuggire, mentre il cliente è stato fermato e trovato in possesso di circa tre grammi di eroina. L'uomo è stato segnalato come consumatore e sanzionato per violazione delle norme di contenimento del Coronavirus.

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Un giovane in sorveglianza attiva, che si è allontanato dalla propria abitazione per andare dalla fidanzata che lo aveva lasciato dopo un diverbio telefonico, è stato multato a Camporosso, nell'Imperiese, dalla polizia locale. Nei giorni scorsi era stato messo in quarantena a scopo precauzionale per aver prestato soccorso a un anziano, che si era sentito male per strada e che successivamente era risultato positivo al covid-19. La fidanzata, che in questi giorni viveva già altrove, appunto per la quarantena, era tornata dai genitori dopo la lite.

La vigilia di Pasqua si è contraddistinta per un boom di sanzionati. Polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale a Genova hanno multato 271 persone su 6326 controllate. Non erano mai state così tante le multe nel capoluogo ligure da inizio della pandemia. Era stato lo stesso questore di Genova, Vincenzo Ciarambino, a dire che è "inconcepibile vedere così tanta gente in strada" perché "si mette a rischio la salute propria e quella degli altri".