cronaca

Con l'obiettivo di riaprire la viabilità entro il 15 aprile 2020
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Il nuovo ponte di Genova ha il suo pezzo 'numero uno'. Se è vero che “per ogni fine c’è sempre un nuovo inizio”, come scriveva Antoine de Saint-Exupèry nel suo capolavoro ‘Il piccolo principe’, il viadotto che sostituirà ponte Morandi può vantare il primo pezzo pronto per essere trasferito e montato. Lo scatto realizzato nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia svela la prima tessera di un puzzle costituito da 20 campate con un impalcato in acciaio e una travata continua di 1100 metri di lunghezza.

Mentre a Genova si procede spediti con la demolizione, il nuovo ponte prende forma. In Campania nello stabilimento di Castellammare di Stabia e in Liguria, nell’impianto genovese di Sestri Ponente. Un’operazione che ha richiesto addestramento specifico per il personale per trattare l’acciaio nel modo più adeguato. Malgrado il progetto sia stato definito da Renzo Piano “solido e bello”, le officine che si occupano di taglio e sagomatura delle lamiere si sono trovate di fronte ad alcune specifiche da affrontare.

Il pezzo ‘numero uno’ del nuovo ponte di Genova è nato dopo una serie di test necessari. Il problema principale da affrontare riguarda la tipologia del ferro utilizzato. Senza sottovalutare lo spessore delle lamiere che formeranno la parte sottostante del ponte, quella che somiglierà allo scafo di una nave. Una lamiera diversa da quella di solito usata nelle costruzioni navali e frutto di ore di prove di sagomatura e saldatura. L’obiettivo è quello di avere un ponte sicuro “che possa durare mille anni”, come ha più volte sottolineato l’architetto Piano.

A Genova si demolisce mentre a Castellammare si ricostruisce. I commissari Bucci e Toti hanno fissato la data in cui la viabilità genovese sarà ripristinata su quel tratto: il 15 aprile 2020. Una promessa che, sotto il coordinamento della società PerGenova, trova sponda nella tipologia di costruzione messa in atto da Salini-Impregilo con Fincantieri e Italferr. Un ponte ideale tra Nord e Sud che avvicina il Paese attraverso il lavoro per la riscossa da una tragedia assurda che ha provocato 43 vittime e numerosi feriti.

Il primo pezzo del nuovo ponte di Genova è più che una semplice porzione di acciaio plasmato. E’ molto di più di qualche metro di manufatto da mettere su un camion in direzione Genova. Rappresenta il simbolo di una città che, prima ancora di demolire i resti di una tragedia, si rimbocca le maniche per farsi trovare pronta all’appuntamento col futuro.