cronaca

Oltre alle farmacie idea consegne anche in edicole e tabaccherie
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Sono circa due milioni le mascherine di tipo chirurgico che la Regione Liguria distribuirà alla popolazione della Liguria. In molti però si stanno chiedendo quale sarà la modalità di distribuzione del dispositivo di protezione individuale. In queste settimana di emergenza Coronavirus sono state ricercate un po' ovunque, ma nelle farmacie erano praticamente introvabili, anche perchè nei magazzini erano obbligatoriamente destinate al personale sanitario. Ora sono arrivate in buon numero e la Regione si prepara a distribuirle. L'obiettivo però è evitare accaparramenti indebiti e per questo è fondamentale studiare il modo più idoneo per consegnarle.  

L'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone spiega: "Stiamo cercando di capire quali saranno i canali per la distribuzione, ancora non c'è nulla di ufficiale. Certamente uno di questi saranno le farmacie e qui c'è l'idea di utilizzare la tessera sanitaria (per controllarne la distribuzione ndr). Poi stiamo cercando di ampliare i canali e pensiamo ad esempio ad edicole e tabaccai,qui opteremo per un modulo di autocertificazione da compilare sul luogo in modo che chi va a ritirarle non si presenti più volte. E' infatti fondamentale un ritiro a persona per far si che tutti abbiano la mascherina, serve buon senso da parte di tutti". 


Ma in una popolazione anziana come la Liguria ci sono a che tante persone che per motivi di salute o di difficoltà di deambulazione non possono uscire di casa, al di là di quelle che sono le misure restrittive imposte dal Governo per limitare la diffusione del Coronavirus. La Regione allora punta ad affidarsi ai singoli Comuni. "Passeremo soprattutto dai servizi sociali dei Comuni - spiega ancora l'assessore Giampedrone -. I Comuni saranno infatti quelli che dovranno raggiungere queste persone e distribuire anche a loro le mascherine". 


Per ora si è parlato di mascherine destinate ai residenti ma in Liguria è ampia anche la platea di persone che vivono e lavorano nel territorio regionale senza essere residenti ma solo domiciliati. Anche su questo punto arriva la precisazione dell'assessore alla Protezione civile: "Anche i domiciliati dichiarandolo avranno diritto alla consegna delle mascherine, c'è una quota in più rispetto alla popolazione ufficialmente residente in Liguria quindi tutti saranno soddisfatti" conclude Giampedrone.

Ma per quanto riguarda la data in cui inizierà la distribuzione ancora non c'è ma dall'istituzione regionale ci si limita a spiegare che l'operazione inizierà "entro questa settimana".  Altre regioni come Toscana e Lombardia hanno deciso di renderne obbligatorio l'utilizzo per tutte le persone che per necessità o lavoro devono uscire di casa, il rischio altrimenti è quello di una nuova sanzione. E allora anche in Liguria si apre la riflessione. Alcuni comuni come Rapallo e Bargagli hanno reso obbligatorio l'utilizzo delle mascherine nei luoghi pubblici.

"Stiamo ragionando con i nostri tecnici ove rendere obbligatorio l'uso delle mascherine, ove non renderlo obbligatorio in Liguria, secondo indicazioni scientifiche, non secondo l'impulso" Ha spiegato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. "L'uso obbligatorio delle mascherine può essere imposto in alcune situazioni specifiche: quando si sta in ambienti che per necessità ci impediscono la distanza di sicurezza - ha detto - Non credo che dev'essere obbligatorio ovunque, soprattutto in questo momento in cui le mascherine non sono ancora un bene reperibile".