cronaca

Draghi: "Misure restrittive necessarie, ma daremo sostegno alle famiglie"
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Tutta Italia dal 3 al 5 aprile, comprese quindi Pasqua e Pasquetta, sarà in zona rossa, ad eccezione per le sole regioni che si trovano in zona bianca. Liguria in zona arancione da lunedì 15 marzo e per tutto il mese. Sono le decisioni assunte ufficialmente dal Governo nel nuovo Dpcm . Inoltre, in zona rossa, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile, non sono consentite le visite a parenti e amici.

Previste anche ulteriori restrizioni a partire da lunedì 15 marzo:  le zone gialle verranno portate in arancione. "Si rende più tempestivo l'ingresso in area rossa: tutte le regioni che hanno incidenza settimanale superiore a 250 positivi ogni 100mila persone, verranno inserite nell'area con le misure più severe".

Queste alcune delle principali norme contenute nel nuovo Dpcm approvato dal Governo. La Liguria sarà arancione da lunedì, anche in virtù dell'indice Rt sopra l'1.08%.

In zona rossa per le prossime due settimane ci saranno: le province autonome di Bolzano e Trento, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto Toscana e Marche.

In zona arancione, oltre alla Liguria: Calabria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d'Aosta.

La Sardegna resta bianca.

"Misure restrittive adeguate e proporzionate e concordate con le
regioni". Così il presidente del consiglio Mario Draghi riguardo alle nuove misure contenute nel Dpcm.

"Sono consapevole che le misure di oggi avranno conseguenze sulla scuola, sulll'economia, creando difficoltà psicologiche, soprattutto nelle persone sole, ma queste misure sono necessarie per rendere evitabili misure più stringenti".

"Il Governo viene però incontro alle famiglie - ha continuato Draghi -garantiremo lavoro agile, accesso a congedi parentali straordinarin per chi ha figli in quarantena e a casa da scuola".

Draghi ha poi annunciato che tutte le misure di sostegno all'economia del paese, verranno prese con un apposito decreto la settimana prossima. 

"Sono corpose e arriveranno rapidamente. Tra i provvedimenti più significativi l'ampliamento della cassa integrazione, l'aumento degli aiuti per chi si trova in condizioni di povertà e l'arrivo di sostegni senza criteri settoriali per le partite Iva, in modo da avere aiuti più semplici e più veloci" ha detto Draghi.

Il Presidente del Consiglio ha poi parlato dei vaccini, e dei i casi sospetti di AstraZeneca, confermando che l'Ema ha dato il via libera a continuare la campagna vaccinale: " Continueremo con circa 170 mila somministrazioni al giorni e triplicheremo presto. Oggi l'Italia ha concluso un contratto con una agenzia nazionale che ha un brevetto".

"Il nostro obiettivo, è di usare tutti gli spazi utili per le vaccinazioni. Ci si potrà vaccinare in aziende, palestre e parcheggi. Per questo cambio di passo abbiamo bisogno dell'aiuto di molti. Medici, specialisti e specializzanti, i medici sportici e odontoiatri. Il loro contrivuto è centrale per la riuscita della campagna vaccinale" ha detto Draghi

"Noi non sappiamo quando ne usciremo, ma quando lo faremo dovremo essere pronti a aggiornare i protocoli per la riapertura delle attività. Abbiamo dato priorità a ultraottantenni, scuola, sanità, forze dell'ordine. A tutti chiedo di aspettare il proprio turno come ha fatto il presidente della Repubblica Mattarella" ha infine concluso.

Le Regioni avranno facoltà di istituire zone rosse su base provinciale in caso di incidenza superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti o nelle aree in cui la circolazione delle varianti del Covid determinino alta diffusività.

Nelle regioni arancioni, sono consentite, una volta al giorno e nel limite di
due persone conviventi, escludendo dal conteggio i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti, le visite a parenti e amici in ambito comunale dalle ore 5 alle 22.

Fino al 2 aprile e il 6 aprile, sarà  consentito in zona arancione, solo in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno", tra le 5 e le 22, "e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi". Non sarà invece consentito in zona rossa, al contrario di quanto accade invece nei giorni pasquali di 'lockdown' nazionale.

“Con il Decreto approvato oggi dal Governo la zona gialla sparisce di fatto dall’Italia. Tutto chiuso fino a Pasqua, che, come Natale, sarà blindata” Con un lungo post su Facebook il presidente della Regione Giovanni Toti commenta il nuovo decreto approvato dal Governo che vede il ritorno della Liguria in fascia arancione anche per effetto della norma del decreto che vuole il ritorno di tutte le regioni gialle in arancione da lunedì 15 marzo.

“Ora, il momento è difficile in molte zone del Paese, ma non credo che misure generalizzate su tutto il territorio nazionale aiutino a sconfiggere il Covid. Resto convinto che siano più utili misure mirate nelle zone in cui la pandemia picchia più duramente e che, dove invece è possibile, sia necessario lasciare un po’ di libertà all’economia e alle persone” scrive Toti.

“Il Decreto Pasqua invece non è molto diverso dal Decreto Natale del precedente Governo. Ristoranti e bar chiusi, palestre e piscine chiuse, altro che riapertura di teatri e cinema prevista dal Decreto approvato solo pochi giorni fa. E purtroppo nessuna sburocratizzazione per accelerare la campagna vaccinale” sottolinea Toti.

“Senza minimizzare e senza banalizzare, non credo che un Decreto che cancella ogni minima speranza di poter aprire e lavorare anche dove le cose non vanno così male aiuti in questo momento il Paese”,  ha scritto il governatore ligure.