salute e medicina

La pianta simbolo venduta quest'anno su Amazon
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Sostenere la ricerca per la cura del cancro anche in questo momento di pandemia Covid-19. E' questo l'obiettivo della trasmissione che andrà in onda dagli studi di Terrazza Colombo lunedì 4 maggio alle 20.00. Al centro i progressi della ricerca ottenuti anche in questi mesi di emergenza così come il racconto della nuova quotidianità negli ospedali per ricercatori, oncologi e pazienti.


L'incontro avverrà in occasione dell'iniziativa l'azalea della ricerca che quest'anno dopo 36 anni si traferisce dalle piazze alla rete
. Una scelta che permette di dare continuità alla ricerca oncologica, cardine del futuro della nostra salute: i numeri ci dicono infatti che circa una donna su tre sarà colpita da un cancro nel corso della vita.


Domenica sarà una festa della mamma diversa che non vedrà nelle piazze la tradizionale azalea della ricerca di Airc. Resta comunque una tradizione, che fa piacere alle mamme e bene alla ricerca, quella di poter regalare l'azalea, il fiore simbolo della Fondazione Airc, che da anni sostiene studi e ricerca sui tumori delle donne. E se nella fase 2, a causa delle restrizioni da Coronavirus non sarà possibile recarsi in piazza per comprare un'azalea, ci penserà Amazon ad aiutare Airc, consentendo, a fronte di una donazione di 15 euro, di far ricevere alla propria mamma una pianta di azalea.


In studio a Terrazza Colombo con Tiziana Oberti e Mario Paternostro collegato via Skype ci saranno: Lorenzo Anselmi presidente del comitato Airc Liguria; il professor Paolo Pronzato direttore oncologia medica Policlinico San Martino di Genova e responsabile scientifico Airc Liguria; la professoressa Lucia Del Mastro coordinatore best unit Policlinico San Martino di Genova e ricercatore Airc e da Roma Niccolò Contucci Direttore generale Airc.


IL TUMORE DEL SENO: 53 MILA NUOVI CASI, 145 DIAGNOSI AL GIORNO
Il cancro al seno è il più diffuso con 53.000 nuovi casi all’anno, il che equivale a circa 145 diagnosi al giorno. Riguarda tutti, direttamente o indirettamente, perché colpisce una donna su nove nell’arco della vita, e con lei le persone che le stanno vicine. È però anche il tumore per il quale, negli ultimi decenni, la ricerca ha ottenuto risultati importanti, portando la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi a crescere fino a circa l’87%. Molte pazienti tuttavia aspettano risposte specifiche per le forme più aggressive che non rispondono alle terapie oggi disponibili, come accade per il tumore al seno triplo negativo e per il carcinoma mammario metastatico.


IL TUMORE DEL COLON-RETTO: 22 MILA LE DONNE COLPITE
Nei Paesi occidentali il cancro del colon-retto rappresenta il secondo tumore maligno nella donna. La malattia è maggiormente diffusa in persone di età compresa fra i 60 e i 75 anni, con poche distinzioni fra uomini e donne. L'incidenza è però in aumento nella popolazione femminile per via delle abitudini di vita sempre più uniformi tra i due sessi. Negli ultimi anni si è assistito a una diminuzione della mortalità, attribuibile ai programmi di screening, alla diagnosi precoce e al miglioramento delle terapie, sempre più mirate e personalizzate.


IL TUMORE DEL POLMONE: EMERGENZA FUMO PER LE DONNE
Si stima che lo scorso anno in Italia le nuove diagnosi di tumore al polmone siano state 42.500, di cui 13.000 nelle donne. Nei dieci anni compresi tra il 2003 e il 2014 l’incidenza è risultata in calo negli uomini (-1,6 per cento) e in aumento tra le donne (+2,2 per cento). Ben l’85-90% dei tumori polmonari è dovuto al fumo e il rischio di ammalarsi cresce all'aumentare del numero di sigarette fumate e al numero di anni da cui si fuma.


I TUMORI DI ENDOMETRIO, CERVICE UTERINA, OVAIO: OLTRE 16 MILA PAZIENTI
I tumori ginecologici interessano ogni anno circa 16.000 pazienti. Per il cancro dell’endometrio e della cervice uterina la sopravvivenza a cinque anni ha registrato una crescita costante, arrivando rispettivamente al 77% e al 74%. Più complessa la situazione del tumore dell’ovaio che risulta difficile da diagnosticare precocemente e spesso presenta un alto tasso di recidiva e di resistenza ai farmaci. Per superare questi problemi i ricercatori AIRC sono al lavoro su nuove combinazioni terapeutiche capaci di ridurre la resistenza ai farmaci e insieme stanno focalizzando l’attenzione sull’immunoterapia, con l’obiettivo di individuare composti in grado di stimolare le risposte immunitarie delle pazienti.